Varese, il falò di Sant’Antonio si farà: senza pubblico e senza bancarelle

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VARESE – Il falò di Sant’Antonio si farà. E sarà, in tempo di coronavirus, senza pubblico in presenza. Sono queste le due indicazioni che emergono, a cinque giorni dall’accensione della pira, da un’ordinanza firmata dal comandante della polizia locale di Varese Matteo Ferrario.

Un documento da cui si può dedurre anche il probabile orario di accensione, che potrebbe essere conservato, come da tradizione, alle 21 di sabato prossimo, 16 gennaio. Da quel momento, infatti, sarà vietato il transito ai pedoni nelle vie Carrobbio, Montalbano, Bizzozero, Sant’Antonio e Lonati, oltre che, ovviamente, in piazza della Motta. Stesse strade che, per quanto riguarda il traffico veicolare, verranno chiuse due ore prima.

Una scelta legata con tutta probabilità alla necessità di evitare assembramenti di pubblico. Il documento del Comune, infatti, cita esplicitamente, e non potrebbe essere altrimenti, «il rispetto delle disposizioni inerenti gli attuali DPCM e le Ordinanze della Regione Lombardia anche in riferimento all’uso di protezioni individuali e distanziamento sociale».

Questo sarà l’unico appuntamento della tradizione laico-popolare, considerando che la presenza delle bancarelle è vietata dalle normative anti contagio. Sul tema delle messe, solitamente celebrate ogni ora il 17 gennaio, giorno della festa liturgica vera e propria, e che non sono soggette alle restrizioni governative, la decisione spetta alla comunità pastorale, intitolata proprio a Sant’Antonio Abate.

Resta da capire come si potrà partecipare a uno degli eventi più attesi dall’intera città. Lo scorso anno il Comune realizzò una sorta di diretta online che coprì non solo il falò vero e proprio ma anche tutte le fasi preparatorie. Uno schema che si potrà ripetere?

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