Oplà Teatro porta il sorriso ai bambini di Besnate con “Il Carnevale degli animali”

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BESNATE – I bambini hanno bisogno di ridere. Ora più che mai. Con questo spirito Besnate promuove “Il Carnevale degli animali”, spettacolo dei teatranti saltimbanchi di Oplà Teatro in programma per giovedì 18 febbraio. Le norme anti-Covid ancora non permettono di godersi la festa in presenza, per questo la rappresentazione, che durerà 27 minuti, sarà via streaming. Le classi delle scuole elementari potranno assistere dalla Lim (lavagna interattiva multimediale). Mentre nel pomeriggio verrà reso pubblico sulla pagina Facebook della biblioteca.

«Una risata è più forte della paura»

L’evento di Carnevale è organizzato dall’assessore alla Cultura, Giuseppe Blumetti, in collaborazione con l’assessore alla Pubblica Istruzione, Paola De Alberti. Oltre ai bimbi, i protagonisti dello spettacolo saranno gli animali, «i loro amici preferiti», sottolinea Blumetti. «Come ci hanno insegnato le favole, i bambini attraversano paurosi boschi: quello di oggi è la pandemia. Mentre i sassolini per uscirne sono le risate e gli aiutanti magici sono gli attori di Oplà Teatro». E aggiunge: «Esistono i traumi nella vita reale la scuola non può rimuoverli, ma deve integrarli nella vita». Come? «Per esempio mostrando che si può sempre fare qualcosa di generativo con quello che c’è. Testimoniando che il desiderio, una risata, la voglia di stare insieme è più forte della paura, più forte della rassegnazione».

Le parole di Rodari

Per sottolineare l’importanza delle risate dei più piccoli, Blumetti cita lo scrittore che per eccellenza ha raccontato la felicità dei bambini, ovvero Gianni Rodari: «Il bambino, bisogna farlo ridere. E’ più importante farlo ridere che rivelargli chissà quali misteri. Il dialogo è ridere insieme. Il riso è la cosa in più, il dono inatteso, l’al di là della protezione e della sicurezza. Ridete con lui, è vostro per la vita. Divertitevi con lui, divertitelo, arrivate alla molla del riso scatenato, senza più né senso né misura: è una conquista i cui effetti dureranno per un tempo incalcolabile. E chi non vorrebbe essere ricordato dal figlio come l’uomo con cui si sono fatte quelle risate matte, liberatrici, educatrici… Volete un altro aggettivo? Catartiche. Bisogna aver riso col bambino al di là di ogni equilibrio, perché l’equilibrio sia un ritorno riposante, una sensazione rasserenante, e non una conquista».

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