«Vogliamo tornare a scuola». La protesta dei bambini di Lonate con i loro disegni

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LONATE POZZOLO – I cancelli della scuola elementare Dante di Lonate Pozzolo si trasformano in un collage di disegni fatti dai bimbi firmati con l’hashtag #iovogliotornareascuola. Il messaggio è molto chiaro. Ne sa qualcosa Laura Zocchi, rappresentante di classe della prima B e portavoce della mobilitazione – condivisa da altri genitori – che ha preso il via questa mattina, 10 marzo. «Ci piacerebbe portare avanti le attività in presenza nel pieno rispetto delle norme anti-Covid», spiega. «Quindi si è pensato di lanciare l’idea, per far capire che riaprire le scuole potrebbe essere una soluzione, ovviamente con tutte le attenzioni del caso». Non una polemica, ma una richiesta «pacifica e spontanea». Promotrice dell’iniziativa è Katia Toffanin, una mamma molto attiva nella vita di classe.

La scuola manca

Non si tratta di un attacco alle scuole, tantomeno all’amministrazione del sindaco Nadia Rosa che non fa altro che rispettare i Dpcm. Ma è solo un modo per dire: «Noi genitori ci siamo. E siamo partecipi delle decisioni che si stanno prendendo». Da un anno a questa parte, si sa, di normalità se n’è vista poca. Tratti di libertà sporadici hanno solo alimentato le speranze di molti, soprattutto dei più piccoli. Che ora, più che mai, desiderano tornare in classe con i compagni. Anche a costo di qualche regola in più da rispettare. «Con questi disegni desideriamo esprimere il nostro pensiero, che adesso comincia a espandersi anche verso altri genitori».
Quel che è certo è che la scuola non ha colpe. E Zocchi lo sa bene: «Sono partiti subito con la didattica a distanza e con i programmi speciali per i bimbi che hanno difficoltà d’apprendimento. E lo apprezziamo molto». Così come viene condivisa l’idea di accogliere in presenza i bimbi che seguono programmi differenziati, «ne hanno il diritto». Ma la questione rimane: la scuola manca.

Un aiuto ai genitori

Seguire le lezioni da casa ha evidenti svantaggi, anche per gli studenti più grandi che hanno una certa autonomia. Ma per i piccoli la situazione si complica. E in particolare per i loro genitori. Molte famiglie devono trovare soluzioni al limite, per portare avanti gli impegni lavorativi e badare ai figli. «Sono in tanti a non avere i nonni a cui fare riferimento», sottolinea poi la rappresentante di classe. In questi casi come si fa? Impossibile rinunciare al lavoro, così come non si può lasciare i piccoli da soli. E quindi il messaggio viene ribadito: la scuola manca.

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