Terza ondata al picco nel Varesotto: ora cala. Rsa quasi Covid-free grazie ai vaccini

VARESE – Il picco della terza ondata della pandemia è stato raggiunto, e ora inizia la lenta discesa: lo rivela ATS Insubria, snocciolando nella consueta conferenza stampa settimanale numeri e grafici sull’andamento del Coronavirus. «La scorsa settimana è stata quella del picco – fa notare il direttore sanitario di Ats Insubria, Giuseppe Catanoso – ora siamo di fronte a un leggero calo, nonostante l’incremento dei tamponi eseguiti. Una tendenza che ci fa ben sperare».

L’inversione di tendenza

I numeri dei nuovi casi positivi in provincia di Varese mostrano l’inversione della tendenza in corso: nell’ultima settimana, tra venerdì 19 e oggi, giovedì 25 marzo, si sono registrati 2.575 contagi, contro i 2.784 dei sette giorni precedenti, con la positività dei tamponi che scende dal 16,9% al 15,7% e l’incidenza che passa da sfiorare quota 312 a 288 casi ogni 100mila abitanti, in linea con la media regionale di 291.

Il calo dell’indice RDt

A confermare la tendenza anche il calo dell’indice Rdt (che calcola la replicazione del contagio), sceso in provincia di Varese sotto l’1, valore al di sotto il quale la crescita dell’epidemia viene considerata “gestibile”. «Anche questo dato indica che il virus sta frenando» sottolinea Giuseppe Catanoso. Per quanto riguarda i territori, rimane alta la pressione a nord della provincia, nei distretti di Arcisate (incidenza a 394) e di Luino (368), mentre a Busto Arsizio scende sotto quota 300 (299), così come a Gallarate (291). Sotto la soglia di attenzione di 250 invece il distretto di Varese (225). A Viggiù nell’ultima settimana si sono registrati 5 casi positivi: solo due sono soggetti vaccinati, ma prima di raggiungere le tre settimane necessarie per un’efficace immunizzazione.

RSA quasi Covid-free

Significativi sono i numeri in arrivo dalle RSA, dove ormai la campagna vaccinale è stata completata e i contagiati si contano sulle dita delle mani. Su 36 ospiti positivi in tutta l’ATS Insubria, in provincia di Varese ce ne sono appena 6, di cui 5 asintomatici e solo uno con sintomi. Al 12 gennaio erano 253 gli ospiti positivi nelle RSA del Varesotto, di cui 21 sintomatici e 48 paucisintomatici. Dati che dimostrano chiaramente l’efficacia delle vaccinazioni.

La campagna vaccinale

Ed è proprio su questo fronte che l’Agenzia di Tutela della Salute di Varese e Como sta concentrando i suoi sforzi organizzativi. Con l’obiettivo, rilevato dal dottor Giuseppe Catanoso, di «somministrare almeno la prima dose a tutta la popolazione entro i primi di luglio». Per rispettare questo impegno, ci sarà un’accelerazione sulle vaccinazioni degli “Over 80”: non dei veri e propri “Vaccine Day”, ma un’intensificazione delle somministrazioni: Catanoso indicativamente parla, per il territorio di ATS Insubria, di «4000 vaccinazioni al giorno il 1° e 2 aprile, 5-6000 dal 3 aprile, forse 7000 già dal 10-11 aprile», per arrivare a «18-20mila dosi giornaliere a fine aprile» con un «graduale potenziamento» degli Hub vaccinali, che rappresenterà «un banco di prova per la vaccinazione di massa». Ma il direttore è «convinto che riusciremo a raggiungere l’obiettivo» di vaccinare tutti entro i primi di luglio.

In provincia di Varese altri 495 contagi. Ma positività e ricoveri frenano

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