Somma, accordo Comune-parrocchia per contrastare la crisi Covid

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SOMMA LOMBARDO – Le ripercussioni sul mondo del lavoro e i processi di crescente impoverimento di soggetti e gruppi sociali. Ma anche l’aumento della domanda di prestazioni e servizi di aiuto. Sono solo alcune delle conseguenze dell’emergenza sanitaria, che da un anno a questa parte sta causando forti disagi a persone e intere famiglie. Un trend che purtroppo non sembra ancora diminuire. Tanto da costringere il Comune di Somma Lombardo a prendere provvedimenti, stipulando una convenzione con la parrocchia di Sant’Agnese per la gestione condivisa di interventi che contrastino povertà ed emarginazione sociale. Un modo per «affrontare le problematiche che caratterizzano oggi la comunità, potenziando le forme di confronto e di collaborazione nel rispetto del ruolo di ciascun soggetto», si legge nella delibera in cui l’amministrazione del sindaco Stefano Bellaria approva l’iniziativa.

Un aiuto ai problemi sociali ed economici

Negli ultimi anni il Comune ha già collaborato con la parrocchia nell’ambito dell’integrazione sociale, con «esiti positivi». Al punto da «ritenere di fondamentale importanza proseguire». Anche in questo caso, il servizio è rivolto ai residenti a Somma che stanno affrontando un particolare disagio sociale ed economico. La causa delle criticità è da individuare nelle ancora attuali restrizioni per «contenere la diffusione del contagio Covid, che ha visto determinarsi un aumento dei nuclei in seria difficoltà nel soddisfare i bisogni primari, in precedenza assolti in autonomia con risorse interne».
Da qui la volontà di incrementare «la partecipazione attiva degli utenti in processi di cambiamento, restringendo gli spazi di assistenzialismo e sollecitando l’assunzione di responsabilità rispetto alle situazioni problematiche». E per evitare un ulteriore deterioramento della situazione, il Comune decide quindi di affidarsi al Terzo Settore, attraverso l’attività del Centro d’Ascolto Caritas, perché «dispone di tempi di intervento più rapidi rispetto a quelli dell’ente pubblico».

I contributi e come destinarli

La convenzione attuata ha validità per gli anni 2021 e 2022. Dal canto suo, si legge nel documento, il Comune si impegna a «trasferire alla parrocchia un contributo annuo pari a 15mila euro, da destinare ad azioni urgenti in favore di nuclei familiari che presentino una condizione di grave e temporaneo disagio». Un sussidio che potrà anche essere incrementato in base alle effettive esigenze. La destinazione degli aiuti – e il loro utilizzo – verrà concordata con la parrocchia, facendo leva sulle informazioni («nel rispetto della riservatezza») reperite dai Servizi Sociali e dal Centro d’Ascolto. L’utilizzo dei contributi avverrà «preferibilmente tramite pagamento diretto di spese identificabili».

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