Il “ReStart” di Varese punta su giovani e famiglie: grazie al Centro Gulliver

VARESE – Un sostegno agli adolescenti e alla loro famiglie per ripartire con un aiuto in più dopo l’emergenza. E’ partito così il progetto ReStart del Centro Gulliver grazie a un finanziamento di Fondazione Comunitaria del Varesotto.

Interventi di sostegno e supporto dedicati soprattutto agli adolescenti e alle loro famiglie, attraverso colloqui individuali, gruppi di confronto, laboratori teatrali. Queste, ed altre ancora, sono le diverse azioni che vedono il Centro Gulliver di Varese in prima linea nel progetto ReStart, per ripartire insieme dopo l’emergenza Covid, grazie al finanziamento di Fondazione Comunitaria del Varesotto.

Bisogni rilevati

ReStart nasce dall’esperienza quotidiana degli operatori del Gulliver e da un confronto continuo con gli altri enti del territorio. «Nelle persone e in particolare nei giovani e nelle loro famiglie – ci dice la dottorezza Cinzia Valsecchi, responsabile del Consultorio Familia Forum e dei Servizi Innovativi di prevenzione territoriale del Centro Gulliver – rileviamo un grande bisogno di sostegno emotivo, relativo alle paure, al disorientamento, all’incertezza imposti dalla pandemia».

Attenzione ai minori

Anche nella nostra provincia, così come in tutta Italia, la cronaca riporta eventi che mettono in luce disagio e malessere giovanile. I servizi del territorio sono sotto pressione, per un aumento di richieste di supporto psicologico. «Come Centro Gulliver – Valsecchi – intendiamo lavorare in sinergia con i Servizi per i minori del territorio, ponendoci come risorsa, attraverso interventi mirati a questa fascia di età».

Priorità adolescenti

«Intendiamo essere in prima linea nella promozione del benessere delle giovani generazioni e delle loro famiglie e dare, proprio in questo periodo storico, la possibilità di affrontare una ripartenza salda. Dal nostro punto di vista, l’aumento della fragilità psicologica, dovuto alla situazione pandemica, deve portare tutti i servizi dedicati del territorio a fare rete, investendo sul loro benessere. Che poi sarà il nostro futuro».

Sono già partiti i colloqui psicologici: momenti dedicati per aiutare a riconoscere, rielaborare e gestire le varie forme di disagio psicofisico dovute al Covid-19. Inoltre, sarà attivato a breve un “gruppo maturandi” per accompagnare gli studenti del territorio in un momento cruciale della loro vita, reso ancora più critico dall’incertezza determinata dalla pandemia.

Nei prossimi mesi partirà un laboratorio teatrale. Si chiamerà “Ti conosco mascherina” e sarà rivolto ai ragazzi con l’obiettivo di rielaborare in maniera creativa il loro vissuto e di esprimere le emozioni più profonde, anche attraverso l’utilizzo del corpo e della voce.

Sostegni volontari

Gli enti pubblici e del terzo settore del nostro territorio si sono trovati a fronteggiare una situazione di particolare fatica, sia per il già citato sovraccarico di richieste, che per il venir meno di risorse volontarie. «Attraverso questo progetto desideriamo anche sostenere chi, a sua volta, deve sostenere gli altri. Penso in particolare ai tanti volontari del nostro territorio, in prima linea accanto alle persone più fragili, vittime essi stessi di stress e incertezza, che hanno subito una forzata interruzione della loro azione operativa e oggi stanno tentando di riprendere in mano il loro ruolo».

I dettagli

Nel concreto sono previsti degli incontri di supporto per rielaborare il proprio vissuto, ritrovare la motivazione e riattivare un impegno ormai tralasciato. Un “re-start” verso un incarico che richiederà competenze emotive e  “tecniche” nuove, anche per fronteggiare eventuali future sfide. È poi prevista l’attivazione di uno sportello di “digital support” dedicato ad associazioni e volontari, per trasferire nozioni, identificare strumenti online per riprogettare momenti di gruppo e individuali nella relazione di aiuto.

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