Lettera del Comitato inceneritore di Borsano: «Cari politici basta favole»

comitato inceneritore borsa

Pubblichiamo l’intervento del Comitato ecologico inceneritore di Borsano a seguito dell’ultima commissione consigliare che si è tenuta martedì 6 novembre e del dibattito politico che si è aperto nei giorni scorsi.

 

Il Comitato Ecologico inceneritore e ambiente Borsano sentendo tutte queste dichiarazioni di politici, a livello provinciale e di Gallarate, di Forza Italia che continuano a dire, anche se non espressamente, che hanno deciso la chiusura dell’inceneritore al 2027 anziché al 2021; e la sezione della Lega locale che deve solo stare zitta e obbedire e non può permettersi di cercare la verità con i conti alla mano, e deve affidarsi allo slogan che “altrimenti falliamo”, perché se si cerca la verità potrebbero venire meno la tesi del fallimento. Lo conferma il fatto che il piano di chiusura al 2021 è sparito. Perché?

Anche nella riunione in commissione Ambiente di martedì 6, alla domanda di dati perché si va in fallimento al 2021, la presidente Bordonaro non ha saputo dare una risposta. Ha solo balbettato che nel 2018 Accam chiuderà ancora con 1,4 milioni di perdita. Ricordiamo al segretario provinciale della Lega che a Busto non abbiamo l’anello al naso, scarpe grosse ma cervello fino, che può farci credere quello che vuole, dicendo ai suoi politici cominciate a votare chiusura al 2027, poi essendo giusto chiudere prima, chissà che a Roma non avvenga il miracolo e ci manda i soldi, ma adesso votate il 2027.  Confidiamo che la Lega di Busto non accetti ricatti politici, ma continui nella difesa della salute e del territorio.

Perché cosa importa a Gallarate o a Varese della nostra salute e del nostro territorio. A loro interessano solo i giochi politici. Ricordiamo che la salute per noi è al primo posto e nessuno parla che il 15 marzo 2018 Accam ha superato i 150 mg/Nm3, la soglia massima ammissibile in condizioni di guasto del parametro delle polveri, con un parametro di soglia max di 10 mg/Nm3, oltre fa male alla salute. Arpa sta esaminando la situazione, essendo già successo due volte 2016 e due volte nel 2017 di essere fuori legge con gli inquinanti Polveri e Accam ha garantito che avrebbe messo a posto il problema, ma non è vero. Essendo successo ancora, Arpa non si fida più di Accam e ha messo sotto osservazione l’impianto inceneritore , con regole restrittive.

Ai nostri politici anziché guardare altri disastri conviene un’attenzione in più su questo impianto che tutto quello che sta succedendo in giro in Accam è già successo, e può succedere ancora, due incendi e lo scoppio di due caldaie in contemporanea, con operazione Grisù dei carabinieri scoperta infiltrazione della malavita. Anche noi del comitato non ci fidiamo più di Accam e chiediamo la chiusura di questo vecchio impianto che si ripara da una parte e scoppia dall’altra parte entro il 2021 se non prima. Non ci crediamo alla favola del fallimento. Solo parole, parole, sulla nostra salute.

 

comitato inceneritore borsano – MALPENSA24