Busto, degrado piazza Vittorio Emanuele: scempio di bottiglie, dopo il giovedì sera

BUSTO ARSIZIO – «Questa mattina Piazza Vittorio Emanuele era conciata così». A denunciarlo è il sindaco Emanuele Antonelli, che posta sulla sua pagina Facebook le immagini dell’amarissimo “risveglio” del venerdì mattina nella piazza che è diventata, suo malgrado, il “centro” della movida notturna. È l’altra faccia, ormai purtroppo diventata un’abitudine, del “pienone” dei giovedì sera dello shopping, che anche ieri, 1° luglio, hanno animato il centro della città anche grazie alle numerose iniziative messe in campo dai commercianti. E il presidente del Distretto del Commercio Matteo Sabba critica la scelta di vietare la vendita delle bottiglie di vetro: «Qualcuno dovrebbe chiedere scusa ai bar. Lo faccio io».

Lo scempio

Bottiglie di vetro, alcune rotte, e rifiuti e sporcizia sparsi per la piazza. Un campo di battaglia frutto delle “notti brave” che si consumano in questo angolo del centro. Ma il sindaco non ci sta: «Io sono il primo a prendermi le mie responsabilità, pretendo sempre molto da me stesso e dai miei collaboratori, ascolto le critiche e non rispondo ai costanti attacchi personali sui social perché so quanto e come stiamo lavorando per migliorare la nostra Busto – scrive il sindaco Antonelli ai suoi “followers” – ma ora vi domando, non credete che sia giusto che ognuno di noi si faccia un esame di coscienza e insegni ai propri figli l’educazione e il rispetto per il bene comune? Qui non è una questione di telecamere o multe…».

Il “j’accuse” di Sabba

A rispondergli a stretto giro però è il presidente del Distretto urbano del commercio Matteo Sabba, che già aveva contestato pubblicamente l’ordinanza del sindaco di vietare dopo le 18 la vendita di bevande in bottiglia nei dehors dei bar, come risposta ai primi segnali di degrado emersi in città con l’inizio dell’estate. «Visto che non lo fa nessun altro – scrive Sabba, commentando il post di Antonelli – chiedo io scusa ai bar e agli esercizi commerciali in genere, per aver incolpato le attività del degrado e della sporcizia». Il numero uno del Distretto aveva infatti denunciato l’inutilità di un provvedimento che «penalizza gli esercenti», mentre le bottiglie che si trovano in giro vengono acquistate nei supermercati e negli alimentari. Una presa di posizione che suona come un atto d’accusa nei confronti della linea scelta dall’amministrazione sul tema, da parte di chi, come Sabba, oltre a guidare il DUC è anche il fondatore e responsabile di Busto Grande, uno dei movimenti che compongono la maggioranza di governo di centrodestra.

Busto, contro il degrado dalle 18 no alla vendita delle bottiglie all’esterno dei bar

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