LEGNANO – Ammontano a 138.000 euro i danni provocati dagli allagamenti avvenuti nel centro di Legnano domenica 19 settembre (nella foto, un fermo immagine da un video pubblicato sul suo profilo social dalla consigliere comunale Carolina Toia). Secondo la stima inviata dal Comune alla Regione Lombardia, i danni ai privati (21, compresi 2 amministratori di condominio ai quali fanno capo più abitazioni) superano i 69.000 euro, cui se ne aggiungono quasi 49.000 alle attività produttive e commerciali (8 in tutto) e 20.000 alle infrastrutture. Quest’ultima voce riguarda lo smaltimento dei rifiuti che i privati hanno conferito nei cassoni predisposti in corso Magenta e di cui il Comune si è fatto carico e l’acquisto di scaffalature per la messa in sicurezza degli archivi interrati nella sede comunale di via Gilardelli.
L’invio della scheda dei danni inviata alla Regione non comporta l’automatico risarcimento delle somme stimate, ma costituisce la condizione perché possano essere valutate dalla Regione stessa in caso di riconoscimento dello stato di calamità.
«Nessuna esondazione, ma difetti della fognatura»
«Il nostro sindaco, vice presidente del comitato di controllo di Cap Holding, si faccia sentire con la dovuta determinazione per far pagare i danni da loro». È quanto sostiene il consigliere di minoranza Franco Brumana, per il quale «non si è trattato di un’esondazione del fiume, ma di un ulteriore danneggiamento dovuto ai difetti ben noti del sistema fognario. Cap Holding è proprietaria e quindi custode della fognatura inadeguata. L’art. 2051 del codice civile dispone che il custode di un bene è responsabile dei danni che ne derivano salvo che provi il caso fortuito, che non sussiste perché queste inondazioni si sono ripetute negli ultimi anni e perché riguardano sempre questa zona di Legnano.
«Cap Holding – insiste Brumana – dovrebbe inoltre provvedere a sistemare la rete fognaria per evitare che in occasione del prossimo acquazzone si ripeta un allagamento. Le richieste alla Regione di indennizzo sono fondate su un’improbabile riconoscimento di calamità naturale; auguriamoci comunque che vengano accolte. Se Cap Holding, come dovrebbe, risarcisse tutti i danni potrebbe beneficiare in futuro del contributo della Regione in sostituzione dei danneggiati».
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