Bonelli, leader nazionale Verdi: «A Busto è ora di cambiare aria. In tutti i sensi»

BUSTO ARSIZIO – «Ci accusano di essere “quelli del No a tutto”, ma la storia ci ha dato ragione. Non è vero che la transizione ecologica è un bagno di sangue, nel bagno di sangue ci siamo già e non ce ne accorgiamo. Anche a Busto Arsizio è il momento di cambiare aria, sia dal punto di vista politico che dell’inquinamento». Parole di Angelo Bonelli, co-portavoce nazionale di Europa Verde, ieri 28 settembre in visita a Busto per sostenere la lista dei Verdi che fa parte della coalizione di centrosinistra che appoggia la candidatura a sindaco di Maurizio Maggioni. «A Busto il sindaco che ci accusa di essere “quelli del No” ha detto Sì a tutti, anche a tenere in vita un inceneritore con una tecnologia obsoleta, noncurante della salute dei cittadini».

L’intervista

Angelo Bonelli è stato ospite nel giardino quadrato del Museo del Tessile, accolto dal responsabile cittadino di Europa Verde Andrea Barcucci e dai portavoce provinciali Massimiliano Balestrero e Maurizia Punginelli, oltre che dal candidato sindaco del centrosinistra di Busto Maurizio Maggioni. «Auspichiamo un cambio nella guida di un’amministrazione che non sa cosa sia la transizione ecologica» attacca il coportavoce nazionale del “Sole che ride”, citando alcuni dei primati negativi sul fronte ambientale di cui Busto Arsizio si “fregia”, dall’inquinamento (19esima città in Europa per mortalità da polveri sottili) al consumo di suolo (prima in provincia con il 49,7% di suolo consumato secondo i dati Ispra), oltre che la questione dell’inceneritore di Borsano.

Come cambiare?

«La sfida dei sindaci è investire nella transizione ecologica per migliorare la qualità della vita dei cittadini e riqualificare le città – spiega Angelo Bonelli – additano la transizione ecologica come un nemico, ma il vero nemico è il cambiamento climatico, che provoca danni con la siccità e le alluvioni». Nel concreto, in una città come Busto, il segretario di Europa Verdi invoca tre azioni: «Per prima cosa non c’è bisogno di bruciare rifiuti, ma di una politica legata all’economia circolare, per creare posti di lavoro dal recupero dei rifiuti. Poi serve intervenire sul PGT, con una “variante di salvaguardia” che metta al centro lo stop al consumo di suolo, recuperando l’esistente e creando più aree verdi e parchi. Infine serve un piano sulla mobilità urbana, per aggredire le cause dello smog in cui questo territorio affoga».

Contro la doppia morale della destra

Il leader dei Verdi ha sollecitato uno sforzo per abbattere «la roccaforte sovranista» di Busto. «La sfida è tra chi vuole modernizzare e innovare con una vera transizione ecologica, non come quella del ministro Cingolani che porta avanti le politiche a difesa dell’industria petrolifera, e chi vuole conservare lo status quo. Tra chi fa politica per passione e chi per conquistare il potere». Bonelli non rinuncia ad un accenno polemico sul caso Morisi, l’inventore della “Bestia” social di Matteo Salvini: «Dice di subire un processo politico ma è colui che per anni, attraverso la “Bestia”, ha fatto un processo politico ogni giorno contro gli emarginati, i migranti e i più deboli. Non mi interessano i problemi di Morisi, ma è ora di dire basta alla doppia morale di questa destra. Va contrastata con tutte le energie di cui disponiamo».

Maggioni: «Più verde a Busto»

Di fronte al leader nazionale e ai suoi alleati locali, il candidato del centrosinistra Maurizio Maggioni ha ribadito l’importanza delle politiche ambientali nel suo programma, a partire dalla necessità di «aumentare gli spazi verdi, anche come elemento di promozione della socialità, e di metterli in connessione per renderli più fruibili». E una sfida che intende intestarsi, in una città in cui l’inquinamento ambientale è da record, è quella «per il contenimento del CO2. Con un progetto ad hoc, da approvare nel primo consiglio comunale utile. Basta una delibera che si proponga di contenere le emissioni sulla base degli obiettivi europei di riduzione entro il 2030. Saremmo rivoluzionari perché agli amministratori che hanno governato Busto fino ad ora non è passata nemmeno per l’anticamera del cervello una simile programmazione per obiettivi».

«La lotta al riscaldamento globale passa anche da Busto»: la sfida di Europa Verde

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