Gallarate, la terza pietra d’inciampo per Lotte di fronte all’ex Casa del Fascio 

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GALLARATE – Dopo Vittorio Arconti e Clara Pirani Cardosi, la terza e ultima pietra d’inciampo di Gallarate è per Lotte Froëhlich Mazzucchelli. E’ stata posizionata questa mattina, 1 ottobre, in piazza Garibaldi. Proprio sul lato opposto di Palazzo Minoletti, l’ex Casa del Fascio. 

La morte di Lotte 

Gallaratese d’adozione, Lotte Froëhlich era nata a Oppeln, nella Slesia. Di famiglia ebraica, dopo il matrimonio con Mario Mazzucchelli, avvocato, storico e scrittore, si trasferì in città, nella casa di famiglia in piazza Garibaldi. Nella notte del 22 settembre 1943 fu tra le vittime ebree della strage nazista di Meina, uccisa e gettata nel lago. Al cimitero di Gallarate una lapide riporta la dedicazione “alla dolce e soave memoria di Lotte Mazzucchelli Froëhlich, atrocemente sacrificata a un mito nefando”. Gli autori dell’eccidio erano ufficiali del Primo Battaglione SS del secondo reggimento della Divisione corazzata Leinbstadarte Adolf Hitler

La cerimonia 

La cerimonia è stata organizzata da Anpi Gallarate e dall’Associazione mazziniana, rappresentate rispettivamente da Michele Mascella e Angelo Bruno Protasoni. In rappresentanza dell’amministrazione comunale gli assessori Chiara Allai e Corrado Canziani oltre al consigliere comunale Giovanni Pignataro. Tra le persone presenti anche il “Premio Strega” Helena Janeczek e Gian Andrea Mazzucchelli, nipote di Mario Mazzucchelli, con la moglie Nella.
La cerimonia è stata preceduta e accompagnata da alcuni brani musicali eseguiti da due studentesse del Conservatorio Puccini, Marina Moro e Silvia Raniolo. La scelta dell’autore dei brani eseguiti non è casuale. Si tratta di Ferdinand Rebay,  insegnante alla Accademia di Musica di Vienna, allontanato nel 1938 quando le leggi razziali naziste si fecero più atroci. La cattedra che gli spettava come professore ordinario gli fu restituita solo nel 1945.

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