Busto, caos Accam: c’è chi vuole Marco Reguzzoni nuovo presidente per svoltare

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BUSTO ARSIZIO – Nel marasma di Accam spunta il nome di Marco Reguzzoni per la presidenza della società che gestisce il termovalorizzatore di Borsano A fare il nome dell’ex presidente della Provincia ed ex capogruppo alla Camera della Lega Nord sarebbero alcuni sindaci soci della spa. Sindaci che, martedì 21 maggio, si riuniranno in assemblea per trovare una via d’uscita al ginepraio gestionale generato dalla conduzione della società e peggiorato dagli arresti dell’inchiesta Mensa dei poveri. Agli arresti domiciliari c’è la presidente Laura Bordonaro, mentre in carcere ad Opera è rinchiuso il consigliere di amministrazione, in quota Forza Italia, Alberto Bilardo.

In un primo momento l’ipotesi, per ora non supportata da fatti, era quella di affidare la società a un amministratore unico proveniente da fuori territorio. Ma con il passare dei giorni è nata questa nuova soluzione, ovvero affidare il timone di Accam a un tecnico – politico locale. E comunque di assodata esperienza.

Occorre ricordare, infatti, che Marco Reguzzoni da presidente della Provincia ha lasciato un segno positivo attraverso diversi interventi qualificanti. Negli ultimi anni le sue capacità manageriali sono unanimemente riconosciute per aver fondato e fatto crescere Volandia. L’ex deputato leghista e ora ai margini dell’attività politica un po’ per sua scelta e un po’ per le circostanze, che lo davano tra i rappresentanti del famoso “cerchio magico” di Umberto Bossi. Reguzzoni comunque, di quella vicenda non è mai stato nemmeno sfiorato da conseguenze giudiziarie. Insomma, nessuno può eccepire sulla sua condotta politica, quanto meno fino a prova contraria.

Ora bisogna capire se il suo nome sia frutto di una boutade o effettivamente di un ragionamento che potrebbe prendere corpo già da martedì prossimo. Del resto c’è assoluto bisogno di una nuova, credibile, gestione di Accam, ente, ora in una clamorosa impasse. Va ricordato, infatti, tra i molti nodi sul tavolo, quello legato all’in-house. Per il quale in Accam si sta attendendo una risposta direttamente da Roma sulla gestione in deroga. Insomma la situazione termovalorizzatore è davvero delicata.

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