GALLARATE – Pensava che il centro massaggi cinese fosse la copertura per una casa a luci rosse; così una donna, pure di nazionalità cinese. si è resa responsabile di una specie d’assalto alle vetrine del locale, convinta che all’interno ci fosse il marito intento in attività amorose. Per lei, a causa dei danneggiamenti arrecati, è scattata la denuncia da parte degli agenti del commissariato cittadino. La polizia era sta chiamata dalla titolare del centro di via Ronchetti, il Tuina, che li avvisava di una lite in corso con una sua connazionale, presente sul posto accompagnata da tre figli. La donna, con i minori, era intenzionata ad entrare nella struttura, malgrado il diniego da parte della titolare spaventata dai chiari intendimenti tutt’altro che pacifici della donna.
Il violento litigio sedato dalla polizia
I poliziotti hanno così interrotto il violento litigio tra le due donne, bloccando anche una delle figlie della signora che presumeva il tradimento del marito: la ragazza aveva in mano una chiave a bussola con un cricchetto lungo 26 centimetri e utilizzata poco prima dal sua mamma per danneggiare la vetrina del centro massaggi.
Riportate alla calma le due donne, queste hanno potuto spiegare i motivi del litigio e, soprattutto, chiarire che all’interno del negozio adibito a centro massaggi, pure frequentato dal marito della cinese poi finita nei guai, nessuno svolgeva l’attività più antica del mondo. In attesa di chiarire anche i propri dissidi famigliari, la donna di 44 anni è stata identificata e denunciata per il danneggiamento provocato alla vetrina del centro.