A Olgiate vincono i leghisti con Montano e perde la Lega schierata con Acanfora

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OLGIATE OLONA – La Lega a Olgiate fa la differenza. Ma per Paese da Vivere e il sindaco Gianni Montano. Che così può festeggiare il bis. Insomma a conti fatti, quando ancora gioia e delusione sono emozioni forti, si può dire che a Villa Gonzaga vincono i leghisti. Ma quelli che stanno con Montano. Perde invece il simbolo della Lega che invece si è schierata dalla parte di Alda Acanfora e Olgiate Insieme. Una Lega divisa quindi: da una parte quella che ha dimostrato di avere in mano i voti, ma non la conduzione della sezione e dall’altra i militanti olgiatesi, che le voci sui numeri degli iscritti dicono essere ridotti all’osso. Tanto che qualcuno in casa del Carroccio è già pronto a chiedere un cambio di rotta in paese, che fuori dai denti significa: commissariamento.

Voti e simbolo

Il caso di Olgiate è davvero emblematico. Nel giorno in cui la Lega fa sfracelli a livello europeo e traina di fatto molte liste locali fino a vittorie insperate, funziona quasi ovunque, ma non dalle parti di Villa Gonzaga. Qui, infatti, è Montano a confermare il mandato e di fatto a ribaltare le attese che, dopo l’esito delle Europee, erano diventate quasi certezze per Olgiate Insieme che aveva nel simbolo anche quello della Lega. Invece, alla fine, a vantaggio di Paese da vivere ballano circa 600 voti. Questo il divario tra Montano e Alda Acanfora. Che, qualcuno dirà essere un caso, ma non è così, coincidono più o meno perfettamente con le preferenze che ha incamerato la truppa leghista che ha scelto di proseguire il discorso con il primo cittadino uscente. Lo dicono i numeri messi insieme da Stefano Colombo (213), Michele Albè (161), Mauro Carnelosso (112) e Sabrina Monfrini (92), olgiatesi che gravitano nel cosmo del Carroccio e che hanno messo sul piatto 578 voti. Preferenze pesanti che forse davvero hanno segnato la partita elettorale.

La breccia

Nella Lega di Olgiate si è aperta una breccia. Anzi uno sbrego. Che potrebbe avere conseguenze. Nella Lega che ha perso le elezioni c’è delusione, ma anche voglia di rivalsa, tanto che qualcuno già parla di espulsioni da parte di chi “ha tradito”. Ma anche la Lega che ha vinto è pronta a presentare il conto e, forte dei voti e del successo, a chiedere un segnale forte al provinciale sulla guida della sezione. Insomma, nei prossimi giorni potrebbe aprirsi la questione del regolamento dei conti interno.

Montano pronto al bis

Montano intanto non si fa sfiorare dalla diatriba leghista e parla di «entusiasmo, di tanta voglia di lavorare e di andare avanti a fare quanto già impostato». E’ contento del risultato «che arriva dopo una dura battaglia» e riconosce i meriti a tutti coloro che «si sono impegnati e hanno dato tutto per raggiungere questo risultato».

Compreso Leonardo Richiusa, esponente storico del Partito Democratico che durante la campagna elettorale ha dovuto incassare qualche colpo basso, ma alla fine è risultato determinante.

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«Ci vediamo in consiglio»

La delusione c’è e non è poca. Ma viene mascherata con un sorriso e con un “buon lavoro a Montano e a Paese da vivere”. Ma anche con un appuntamento, che non è certo una minaccia, ma fa capire che dai banchi dell’opposizione si è pronti a dare battaglia quando sarà necessario: «Ora ci vediamo in consiglio – dice Alda Acanfora – noi continueremo a lavorare come abbiamo fatto in questi ultimi anni. A segnalare le cose che non vanno bene e a fare un’opposizione costruttiva».

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