Nuovi supermercati, l’assessore Maffioli: “Busto si evolve ma responsabilmente”

villacortese consegna domicilio emergenza

BUSTO ARSIZIO –Quattro nuovi supermercati ipotizzati in città. Notizia che ha aperto il dibattito sui social. Posizioni differenti, chi è pro e chi è contro. Massimo Brugnone, consigliere comunale del Pd, si  dice d’accordo ma con la precondizione che si presti attenzione all’ambiente e si gestisca l’aumento del traffico. E l’amministrazione civica che cosa sostiene? Manuela Maffioli è l’assessore al Commercio. Sentiamola.

Nuovi centri commerciali, seppure di medie dimensioni. I citttadini s’interrogano.
“Le riflessioni attorno alla città e al suo sviluppo, alla sua evoluzione sono sempre opportune, indice di una cittadinanza attiva e partecipe, cosciente che si tratta di una questione che tocca tutti. L’Amministrazione comunale non è però assente né minimamente lontana da questo processo, è viceversa estremamente vigile e presente e proprio attorno alla questione dei supermercati siamo reduci da due momenti di confronto, perché compito nostro non è solo pensare al presente ma, anzi, al futuro”.

busto maffioli commercio supermercatiInsediamenti commerciali che in qualche modo cambiano il tessuto urbano. Assessore Maffioli, qual è il suo pensiero?
“Nel futuro non si profila una ‘città dei supermercati’, come da voi titolato comprendo per ragioni giornalistiche. Semmai una città di infrastrutture, di cultura, di sport, di eventi attrattivi, di cui il commercio, come le imprese, resta il cuore pulsante. Anche con l’insediamento di nuove strutture di vendita di medie dimensioni”.

Come si inseriranno i nuovi supermercati nel contesto cittadino?
“L’attenzione alla ‘compatibilità’ tra questi insediamenti e il tessuto urbano, sia antropico che architettonico, viabilistico e di sicurezza, riguardo al verde e all’ambiente, è massima. I progetti devono dimostrare sotto questi aspetti di rispondere a caratteristiche ben precise, fissate dai nostri strumenti e regolamenti, su cui i nostri uffici svolgono un controllo accurato. Busto si evolve, ma responsabilmente”.

C’è chi li ritiene superflui. E’vero?
“L’aumento delle attività e anche degli abitanti trasferisce il senso di una città in salute, scelta per una serie di caratteristiche. Dal punto di vista commerciale, poi, l’incremento della popolazione va di pari passo con un generale mutamento dei consumi, su cui può avere influito anche l’insediamento dei supermercati nei Comuni limitrofi negli ultimi anni, perché, parliamoci chiaro: quando si è in auto, non è certo il chilometro in più per raggiungere Gallarate o Olgiate o Castellanza che frena dall’acquisto nei supermercati. Un dato di fatto è che i negozi di generi alimentari sono ormai in numero ridotto, in alcuni quartieri praticamente assenti. Tanto che a Sacconago, per esempio, da anni chiedevano ormai un mercato con banche di soli generi alimentari: richiesta che siamo riusciti a soddisfare qualche mese fa e che sta dimostrando di funzionare molto bene. Significa che le strutture di generi alimentari possono soddisfare un’esigenza della popolazione”

Un problema in più per i cosiddetti negozi di vicinato. Assessore, non crede?
“Quanto invece ai negozi di alimentari attivi in città, hanno resistito all’onda d’urto degli insediamenti della grande distribuzione nei Comuni limitrofi: significa che possono contare su una clientela fidelizzata, insensibile ad altre sirene, che li sceglie per qualità, per fiducia, per il rapporto personale che si crea col commerciante, per una consuetudine che non si intende cambiare”

Rimane un dubbio: quattro in un colpo solo rischiano di essere troppi.
“Ammesso che i progetti in essere  vadano tutti a buon fine, si tratterebbe di strutture a dimensione ‘di quartiere’. Sarà il mercato, poi, con le sue regole, a decretare successi e insuccessi. Se fossero ‘troppe’, avverrà una selezione naturale. Un rischio di impresa che ogni imprenditore si assume”.

busto maffioli commercio supermercati – MALPENSA24