Stop al depuratore di Canegrate, CAP Holding: «Lavori più veloci del previsto»

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LEGNANO – I lavori in corso al depuratore di Canegrate stanno procedendo regolarmente e più velocemente di quanto previsto: venerdì 27 settembre termineranno le attività di smantellamento delle macchine elettromeccaniche e tra sabato e domenica si completeranno i lavori sulle vasche di grigliatura, per giungere subito dopo ai collaudi. È quanto fa sapere l’azienda che ha in gestione l’impianto, CAP Holding, in una nota diffusa giovedì 26 settembre in cui si parla di «decisione dolorosa» a proposito del fermo del depuratore (nella foto in alto) e si affrontano anche i dettagli tecnici dell’intervento per potenziarlo. Nello stesso giorno dall’azienda è pervenuta una estesa relazione tecnica firmata dal direttore generale, Michele Falcone, in risposta alle critiche mosse fra gli altri da associazioni ambientaliste come gli Amici dell’Olona.

L’azienda: «Intervento urgente e non più rimandabile»

«Il tratto del fiume a valle del depuratore – tiene a precisare CAP Holding – è presidiato quotidianamente da mezzi di pulizia che provvedono a rimuovere eventuali residui e a pulire gli argini da depositi. L’attività di analisi di laboratorio delle acque dell’Olona che viene effettuata dall’inizio dei lavori, in diversi punti a monte e a valle del depuratore, conferma il positivo effetto della diluizione in corso. In ogni caso solo al termine dell’operazione si definiranno, anche in accordo con i comuni e le associazioni interessate, eventuali e ulteriori strategie di mitigazione: la pulizia del corso d’acqua, la ripopolazione di fauna e flora ecc. per il quale sono già stati previsti i fondi necessari». Quanto al rinnovo del depuratore, «si è reso urgente per adeguare l’impianto agli standard tecnologici più avanzati», in particolare per dotarlo «di alcune tecnologie non più rimandabili (fra cui nuove pompe, nuovi sistemi di abbattimento del fosforo, nuovi sistemi di misura e controllo, sostituzione e potenziamento della sezione di grigliatura fine per rimuovere con ancora più efficacia i residui) e per creare due vasche di prima pioggia (obbligatorie secondo la nuova normativa regionale) necessarie a proteggere il fiume e le aree circostanti dagli effetti delle sempre più frequenti bombe d’acqua».

«Sottovalutata sensibilità dei cittadini, ma questo il periodo migliore»

Poi, un’ammissione. «Questo tipo di lavori sono abbastanza comuni su impianti di questo tipo. Tuttavia, in questo particolare caso, è stata sottovalutata da Gruppo CAP la forte e giusta sensibilità dei cittadini e degli stakeholder dell’area dell’Olona. Un contesto che merita maggiore attenzione – si sottolinea – e su cui l’azienda d’ora in poi si impegnerà con ancora più forza». Entrando nel dettaglio tecnico, CAP Holding afferma di aver tenuto conto «del meteo, delle temperature e della relativa portata stimata del fiume Olona, definiti sulla base di dati storici e statistiche a lungo termine. La possibilità di effettuare i lavori in periodo estivo (es. agosto) è stata invece esclusa per via del periodo certo di magra e degli altrettanto certi impatti importanti in termini di sversamenti in Olona (il riferimento è ai forti temporali estivi, nda), per i maggiori possibili odori dovuti alle temperature più alte e per proteggere le colture in corso».

La nota si conclude con l’annuncio di «un ulteriore aggiornamento» nei primi giorni della prossima settimana.

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