Un sabato italiano al Sociale di Busto: Sergio Caputo apre Eventi in Jazz


BUSTO ARSIZIO – Eventi in Jazz riparte da dove ci aveva lasciato. Con l’ennesimo sold out al teatro Sociale. È Sergio Caputo con il suo 4tet (Quartet) ad aprire nel migliore dei modi l’edizione 2019 del festival musicale che tocca tre Comuni: oltre a Busto Arsizio, anche Castellanza e Gallarate.

Un sabato italiano…e non solo

Al Sociale è tutto esaurito, e solo in pochi non riescono ad entrare in sala. Sul palco insieme al batterista Alessandro Marzi (nel giorno del suo compleanno), al trombettista Luca Iaboni e al bassista Patrizio Sacco, Sergio Caputo incanta il pubblico con le sue sonorità swing e con un jazz molto pop, ma anche con gli aneddoti, le curiosità e le storie di vita vissuta con cui inframezza le performance e instaura un dialogo con gli spettatori. Nella scaletta del concerto ci sono anche alcuni dei successi più conosciuti del cantautore, come “Metamorfosi”, “Il Garibaldi innamorato”, “Italiani mambo”, ma soprattutto la più popolare di tutte, “Un sabato italiano”. Gli applausi dalla platea arrivano scroscianti, ritmati quando si tratta di richiamare il quartetto ad eseguire un paio di pezzi supplementari al termine della scaletta.

La serata e le introduzioni

Anche quest’anno il festival jazz diretto da Mario Caccia parte in quarta, insomma. «La vostra presenza ci fa dire che ancora una volta le cose sono state fatte bene» ammette il sindaco di Busto Arsizio Emanuele Antonelli, di fronte alla platea che affolla il Sociale. «Siamo in carica da tre anni e da tre anni registriamo sempre il tutto esaurito al festival – aggiunge il sindaco di Castellanza Mirella Cerini – la ricchezza  e la varietà delle proposte vengono colte con favore dal pubblico. La quarta edizione? Ci sarà: perché «si raccoglie sempre la voce del pubblico che apprezza la rassegna e lo dimostra da tanto tempo».

In realtà, dalla ripartenza di Eventi in Jazz, nel 2016 quando fu fortissimamente voluto dall’assessore Paola Magugliani, questa sarebbe la quarta edizione, mentre sono tre quelle nel format intercomunale. Tanto che anche Antonelli si lancia in una promessa: «Non c’è quattro senza cinque». Si pensa già all’edizione del 2020. E dopo gli interventi sul palco degli assessori Sandro Rech (Gallarate) e Gianni Bettoni (Castellanza), a tagliare corto con le parole per lasciare spazio alla musica è sempre Paola Magugliani: «Grazie per l’emozione che continuate a trasmetterci. E buon jazz a tutti». Prossimo appuntamento a Gallarate sabato 19 ottobre, con un altro grande nome, Fabrizio Bosso, trombettista italiano di fama internazionale.

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