Cinquant’anni di pittura, l’arte di Franca Carra in mostra al Fratello Sole

fratello sole pittura carra

BUSTO ARSIZIO – Una mostra al Fratello Sole racconterà cinquant’anni dell’arte di Franca Carra. Pittrice “tra le più prolifiche di sempre”, come l’ha definita Gilberto Facchinetti, curatore dell’esposizione, vanta oltre seicentocinquanta opere all’attivo. La sua personale, che sarà presentata al pubblico da Benedetta Sarrica, responsabile del teatro di Busto Arsizio, verrà inaugurata sabato 9 novembre alle 17 e proseguirà fino a domenica primo dicembre (giovedì, venerdì e sabato dalle 17 alle 19, domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 17 alle 19).

Dai ritratti alle chiese di Busto

La pittura di Carra è soprattutto a impasto e a olio su tela o su tavola, più raramente acrilico, e si caratterizza per volumi solidi e forte impatto cromatico. Tra i soggetti prediletti compaiono ritratti e autoritratti, dipinti di bambini e loro giochi, la produzione seriale di pizzi, nature morte e paesaggi con i luoghi del Lago Maggiore e della Valle Olona. Sin dagli anni Settanta si rintracciano opere percorse da una sottile ironia che indaga spesso i temi della vanità e della frivolezza, senza dimenticare quelle che l’autrice chiama “racconti”, dove le figure appaiono chiuse all’interno di una “scatola”, e i “racconti-vignetta” legati ancora una volta al mondo infantile. Tra i lavori più recenti figurano vedute architettoniche che fondono ambientazione diurna e notturna. I soggetti ritratti sono le cappelle del Sacro Monte di Varese e tre chiese bustocche: Santa Maria, San Giovanni e Sacro Cuore.

Ansie, pulsioni e ironia

Franca Carra è nata nel 1952 a Somma Lombardo e ha trascorso infanzia e giovinezza a Sesto Calende. Studente del liceo artistico di Busto Arsizio, nel 1975 si è laureata in Architettura al Politecnico di Milano. Dopo aver affiancato per dieci anni la professione di architetto all’attività pittorica, ha insegnato disegno e storia dell’arte al liceo scientifico Mericianum di Sesto Calende. Vive e lavora a Busto Arsizio e, dagli anni Settanta ad oggi, ha esposto le sue creazioni in numerose mostre personali e collettive.
Come ha scritto Facchinetti nel catalogo-saggio di “50 anni di pittura (1969 – 2019)”, “lontana dalle artiste che negli ultimi decenni hanno prodotto un’arte estrema […], Franca Carra non è tuttavia una pittrice quieta. Nel cursus della sua opera, articolata e complessa, si intuiscono e si intravvedono pulsioni ed ansie, con pause e non infrequenti tagli ironici”. La sua lunga produzione si è avviata allo scadere degli anni Sessanta con il Post-cubismo, per volgere subito lo sguardo al Surrealismo e poi al Citazionismo. In seguito, come ha dichiarato la stessa Carra, l’attenzione si è spostata verso il Realismo Espressionista tedesco e il Realismo magico italiano.

fratello sole pittura carra – MALPENSA24