Dario Ballantini: «Faccio rivivere a Busto il genio di Petrolini»

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BUSTO ARSIZIO – Gigi Il Bullo, Salamini, la Sonnambula, Amleto, Nerone, Fortunello e Gastone: i personaggi creati da Ettore Petrolini si ripresenteranno in scena nel nuovo millennio. Succederà sabato 30 novembre al Teatro Sociale di Busto dove alle 21 sarà Dario Ballantini, il Valentino di Striscia La Notizia, a far rivivere il grande comico romano nato a fine Ottocento.

Precursore della comicità moderna

Dopo il debutto al Teatro Off/Off di Roma, dove ha riscosso grande successo di pubblico e critica, a Busto Arsizio arriva lo spettacolo “Ballantini e Petrolini”. L’artista livornese, noto al grande pubblico per le sue capacità imitative, porterà a teatro un cavallo di battaglia del suo repertorio giovanile, per il quale ha ricevuto a maggio, dall’omonima associazione culturale, il prestigioso premio dedicato a Ettore Petrolini, attore romano considerato un precursore della comicità moderna. L’ampio ventaglio di personaggi che creò, corredato da rudimentali trucchi speciali, ha infatti ispirato molti grandi interpreti della scena italiana: il lavoro di ricerca svolto restituirà l’atmosfera pionieristica di un genio assoluto. Il commento musicale e la riproposizione dei successi petroliniani sono a cura di Marcello Fiorini, fisarmonicista e compositore che ne ha curato anche gli arrangiamenti. La regia, dopo il successo dello spettacolo “Da Balla A Dalla – Storia di un imitazione vissuta”, è affidata a Massimo Licinio.

Memoria e geni assoluti

Ad alcuni temi e riflessioni dello spettacolo sarà dedicato un particolare approfondimento: come sottolineato da Ballantini, è importante recuperare una memoria collettiva e preservare il futuro dei comici dalla mancanza di agganci culturali col passato.

Come è stato allestito, anche dal punto di vista della ricerca, lo spettacolo sul famoso attore romano?
È stato un lavoro partito da lontano, perché ho sempre amato Ettore Petrolini. Insieme allo studio delle sue opere mi è piaciuto, anche come pittore, seguire la linea di far riapparire dal passato ciascun personaggio costruendone non solo un ritratto fedele, ma anche potenziato.

Utilizzando una sorta di camerino aperto, si truccherà a vista.
Si tratta di una scelta precisa, mi servirò di uno specchio che mi costruì mio padre quarant’anni fa: così avremo sul palco anche un oggetto vintage. Sarà possibile intravedermi dietro le quinte, mi fa piacere mostrarmi al pubblico in questo modo: a differenza di molte soluzioni fittizie che si vedono ora negli spettacoli, sarà una cosa reale.

Come è avvenuto l’incontro con Petrolini?
L’ho conosciuto grazie a mio nonno e mio zio, che ne erano appassionati. Comico nato a fine Ottocento, ha influito profondamente sui grandi interpreti della scena italiana: il suo repertorio è stato ripreso da gente come Totò, Nino Manfredi, Gigi Proietti ed Enrico Montesano. Inoltre ha sempre avuto un qualcosa di inquietante, un aspetto da film horror che hanno edulcorato; io ho invece riportato questo elemento che trovo molto attuale, infatti funziona anche adesso.

Qual è lo scopo dell’operazione di recupero del passato?
Tengo molto alla comicità: viene relegata ai margini ma fa parte delle attività umane ed è quindi importante. Ed è bene che si sappia chi c’è stato prima, per non perdere la memoria di quanti sono stati geni assoluti.

A sua volta ha interpretato diversi personaggi per Striscia La Notizia. Quali sono i suoi preferiti e quali quelli del pubblico?
Il più comico è stato sicuramente lo stilista Valentino, insieme a Gino Paoli e il Papa. Sono affezionato ad Anna Maria Cancellieri e Nanni Moretti: tra i nuovi, quelli più di richiamo sono sicuramente Conte, Salvini e Renzi.

Tra le sue passioni c’è anche la pittura.
Dipingo da sempre e non smetterò mai: oltre alla partecipazione a diverse fiere in Italia, tra cui quella di Padova, tra i prossimi appuntamenti terrò una mostra a Firenze, alla galleria d’arte “La Fonderia” e a Torino, a “La Telaccia”.

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