A Villa Recalcati non dirige più nessuno: in pensione anche l’ultimo dirigente

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VARESE – E’ iniziato il conto alla rovescia per Alberto Caverzasi, l’unico dirigente rimasto nell’organigramma della Provincia. Che dai primi giorni di ottobre dovrebbe andare in pensione. E aprire così un vuoto nella conduzione amministrativa dell’ente Provincia che a oggi non è ancora stato colmato. Come restano da colmare anche altre due posizioni dirigenziali, quella per le Finanze e quella più amministrativa. E anche in questo caso ci sarebbero già i nomi, ma non gli incarichi. Insomma, per dirla come sussurra più di una voce a attorno a piazza Libertà: «E’ tutto fermo”.

Il successore non si sbilancia

A dire la verità un concorso è stato anche fatto, e ci sarebbe anche il nome del successore di Caverzasi: l’architetto Stefano Introini, attualmente in servizio al Comune di Luino. Ma in piazza Volontari della Libertà, e anche sulle sponde dell’alto Verbano, gira la voce che il candidato individuato ha più di una perplessità ad accettare l’incarico a Villa Recalcati che di questi tempi si porta con sé pochi onori e tanti oneri.

Alberto Caverzasi è una figura dirigenziale storica a Villa Recalcati, che negli anni della sua carriera professionale in Provincia ha diretto diversi settori dell’Ente. E anche vissuto lo svuotamento provocato dalla Delrio, con la conseguente riduzione delle figure dirigenziali. Fino a restare l’unico dirigente. La sua partenza apre quindi un buco importante, soprattutto per i settori più tecnici, ovvero quelli dove girano progetti, lavori e cantieri. E il fatto che il possibile successore non abbia ancora sciolto le riserve, sommato al vociferare che il silenzio sia da leggere più come un rifiuto che una riflessione vera e propria, sta creando un po’ di mal di pancia nel palazzo della Provincia. In maggioranza e non solo. Nella politica e non solo.

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