Accam, Bordonaro: “Società sana e dal 2019 torneremo a fare utili”

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BUSTO ARSIZIO – «Accam è una società sana, anche se sta attraversando qualche difficoltà». L’ha dichiarato il presidente del Cda del termovalorizzatore Laura Bordonaro questa mattina in una conferenza stampa, convocata per chiarire una serie di tematiche emerse dopo l’ultima assemblea dei sindaci.

Anche il rosso in bilancio, che c’è è che aveva sollevato qualche preoccupazione, è sotto controllo. Anzi, secondo le previsioni di Bordonaro, già nel 2019 si tornerà a chiudere con un utile. Durante l’incontro si è anche parlato del servizio di smaltimento svolto da Accam per i comuni soci, anche in assenza di contratto, «situazioni in via di risoluzione, poiché stiamo procedendo con la sottoscrizione di una serie di contratti “ponte” e con le tariffe già aggiornate» e delle procedure per il definitivo passaggio della società “in house”: «Sono in corso i dovuti approfondimenti. È la prima volta in Italia che si verifica questo problema legato alla soglia dell’80% di fatturato. Come CdA abbiamo doverosamente adottato l’interpretazione più rigorosa e restrittiva della norma, ma non è detto che non possano esserci interpretazioni più elastiche».

Insomma i problemi non mancano, ma si lavora per risolverli e con buone prospettive sotto il profilo societario ed economico.

«Accam sta vivendo una situazione delicata di transizione – ha spiegato il presidente Bordonaro – Poiché è anche in corso la ridefinizione di un piano industriale che dovrà stabilire quale prospettiva dare alla Società dopo il 2021. Stiamo operando secondo la volontà largamente maggioritaria dei soci che hanno dato mandato di garantire continuità alla società anche oltre quella data». La Bordonaro ha anche garantito che «Accam è una società sana e il CdA, in stretto raccordo con i Comuni soci, sta assolvendo al compito di garantire la continuità aziendale, al di là di alcune avverse circostanze». Insomma gli ultimi bilanci segnano rosso, ma non ancora per molto: «Dopo aver approvato due bilanci nel giro di un anno (quelli del 2015 e del 2016 nel corso del 2017) con il segno più, il 2017 e il 2018 sono gli anni più “critici” per via di alcune poste straordinarie che si sono accavallate con i lavori di adeguamento della linea fumi». A gravare pesantemente è stato l’investimento da 3,5 milioni di euro, resosi necessario dalle prescrizioni di Regione Lombardia, e che ha permesso un notevole abbattimento delle emissioni inquinanti di Nox in atmosfera. I lavori però hanno imposto un fermo delle linee del termovalorizzatore per tre mesi a cavallo tra il 2017 e il 2018. Ma anche gli ammortamenti sugli investimenti, che sono stati anticipati in vista della “dead line” del 2021. «Ma – continua la Bordonaro – nel 2019 si tornerà a vedere un utile».

Nel frattempo il Tavolo tecnico ha messo a disposizione dei sindaci Soci una serie di scenari su un futuro piano industriale che possa dare ad Accam continuità oltre il 2021. Ma di questo se ne riparlerà a settembre. E sull’argomento Laura Bordonaro ha già dato la disponibilità a un incontro pubblico. Ma per l’ok si dovrà anche ascoltare il parere dei sindaci.

Ultimo argomento trattato in conferenza è stato quello dello sforamento delle emissioni denunciato qualche giorno fa dal Comitato contro l’inceneritore: «Un caso isolato – ha spiegato Bordonaro – avvenuto nella fase di rodaggio dopo il rinnovamento delle linee di incenerimento rifiuti».

 

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