Air Italy, ancora in piazza dopo i 1322 licenziamenti. «Siamo indignati»

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MALPENSA – Nuovi ammortizzatori ad hoc per i 1322 dipendenti di Air Italy e prospettive per il futuro del settore del trasporto aereo. Lo chiedono i sindacati scesi in piazza questa mattina 7 gennaio a Roma al fianco dei lavoratori  dell’ex compagnia aerea, a terra da febbraio 2020, che dal primo gennaio hanno iniziato a ricevere le lettere di licenziamento. I due terzi della forza lavoro era basata a Malpensa, il restante a Olbia.

Siamo indignati

«Chiediamo che il Governo metta immediatamente in campo un sistema di tutela e permetta ai dipendenti di essere reinseriti nel mondo del lavoro», spiega il William Zonca (Uiltrasporti). «Siamo indignati. La società non si è posta minimamente il problema della tenuta sociale licenziando 1322 dipendenti senza accedere agli ammortizzatori sociali. Riteniamo che anche le istituzioni non abbiano fatto la loro parte intervenendo in tempo tardivo, nonostante questa sia la più grossa vertenza del trasporto aereo dopo quella di Alitalia». Secondo il sindacalista, il tavolo interministeriale doveva essere convocato in tempi molto più rapidi. «Invece è stata rincorsa l’emergenza aspettando che l’azienda licenziasse senza pietà i dipendenti». Per questo chiede che il Governo metta in campo senza indugio un sistema di tutele per salvaguardare la professionalità di questi lavoratori attraverso nuovi ammortizzatori ad hoc per tutto il 2022 e soprattutto dando loro delle prospettive future con il rilancio dell’intero settore del trasporto aereo.

Nuove proteste

Dopo la manifestazione di questa mattina a Roma, la battaglia per il futuro dei 1322 lavoratori di Air Italy proseguirà la prossima settimana con due appuntamenti cruciali: lunedì 10 gennaio, alle 9.30, una delegazione dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali terrà un incontro in Regione Sardegna con l’assessore del Lavoro, Alessandra Zedda. Martedì mattina, a Roma, è prevista invece una manifestazione in piazza, luogo ancora da decidere, di tutti i dipendenti licenziati dalla compagnia aerea.
«Le iniziative di questi giorni vogliono richiamare la politica alle proprie responsabilità e a una soluzione. Con il decreto Mille proroghe il Governo ha la possibilità di creare quel bacino del trasporto aereo con cui si darebbe la possibilità ai lavoratori Air Italy di accedere agli ammortizzatori sociali», sostiene Gianluca Langiu (Fit Cisl).

Air Italy, arrivate le lettere di licenziamento. E’ la fine per i 1.322 lavoratori

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