Alessandro Zucconi
Ho sempre meno voglia di guardare la classifica, stare dalla parte destra mi inquieta.
L’aria che si respira a Firenze è pesante di scoramento generale. La squadra esprime un gioco mediocre e un’anima molto fragile, sbanda facilmente e da la sensazione di rischiare in continuazione. Sono già otto le giornate senza una vittoria e ciò pesa molto.
Pjaca un peso, male Lafont
Sembra che la palla bruci trai piedi dei giocatori, troppi ed evidenti gli errori commessi anche contro il Sassuolo; passaggi corti in orizzontale sbagliati, errori di posizione e marcatura della difesa. Contro il Sassuolo, ha contribuito negativamente anche Lafont con i suoi gravi errori. Ci sono dei punti fermi che a questo punto, sono o dovrebbero essere diventate certezze per l’allenatore e la società. Pjaca non può giocare in queste condizioni: la squadra gioca sempre in 10 quando c’è lui in campo. La maglia da titolare spetta di diritto a Mirellas, e non solo perché autore del terzo gol del pareggio contro il Sassuolo, ma perché sicuramente più utile. Il centrocampo ha bisogno urgente di un regista, uno che in mezzo metta ordine e proponga gioco. Il ruolo viene fatto fare a Veretout togliendolo dalla sua posizione naturale, senza mai provare a mettere in campo Norgard, in teoria comprato appositamente per ricoprire quel ruolo, ma Pioli non lo prova mai. Benassi che ci mette sempre l’anima , quest’anno sta venendo premiato spesso anche dal gol, diventando per il momento capocannoniere della squadra. Ed in fine Gerson, che continua a deludere, è spesso in ombra e a tratti sparisce.
Finalmente Simeone
Una delle poche note positive della partita è sicuramente, oltre al pareggio, il ritorno al gol di Simeone, speriamo che sia di buon auspicio per le prossime partite. A gennaio però la società ha il dovere e l’opportunità di comprare un attaccante di gran livello e non per sostituire l’argentino ma per affiancarlo eventualmente. Due parole le voglio spendere anche per Vlahovic, il ragazzo ha fatto movimenti interessanti, ma sono state troppo poche le palle giocate per giudicarlo. Le accuse alla società sono tante e di vario tipo, ma quella più diffusa è di aver tolto a noi tifosi la possibilità di sognare. I tifosi viola non chiedono Messi o Ronaldo, ma un mercato attivo ed efficace anche in considerazione di un bilancio che a fine esercizio 2017 contava un +37 Milioni. Ci si aspettava e ci si aspetta di più dalla proprietà, presa d’assalto nuovamente dai cori dei tifosi in quel di Reggio Emilia. Per Pioli faccio un discorso a parte: continua a non convincermi e la fiducia è a termine, diciamo fino all’ultima giornata del girone di andata come limite massimo. Il popolo Viola è in fermento e solo con una vittoria contro i cugini empolesi, potrebbe calmare le acque che sono in fase di ebollizione già da un bel po’.