BUSTO ARSIZIO – «Vogliamo promuovere il senso civico e d’appartenenza. Alla base di tutto c’è lo stare insieme: insegnare quello che sono gli alpini, la nostra storia». Così Alberto Riva, consigliere del Gruppo Alpini di Busto Arsizio, ha illustrato l’iniziativa organizzata nel parco di Villa Ottolini-Tosi, in cui è stata allestita una serie di tende che da ieri, venerdì 24 maggio, a domenica 26 ospiteranno due classi della città.
Ricerca di dispersi, allagamenti e incendi
«Al mattino i ragazzi erano titubanti, poi hanno capito e stasera già cantavano l’inno senza problemi», ha raccontato il capogruppo Franco Montalto. «Tutto è cominciato con una prova di evacuazione, poi sono stati accompagnati a sorpresa al campo preparato dalla Protezione civile. Le lezioni nelle tende hanno coinvolto due classi, la quinta elementare della Manzoni e la prima media della Bossi, per un totale di quarantatré alunni.
Se oggi si è trattato di teoria con Protezione civile e Croce Rossa, sabato sono previste, con un’unità cinofila, delle simulazioni di ricerca in superficie di persone disperse. Al pomeriggio si terranno con il nostro reparto idrogeologico delle attività pratiche relative agli allagamenti, mentre domenica mattina una dimostrazione antincendio boschivo con la Protezione Civile Ana della sezione di Varese, squadra che di recente ha operato al Campo dei Fiori e a Cassano. Il finale vedrà la consegna degli attestati di partecipazione, a cui seguirà un tipico pranzo bustocco con polenta e bruscitti».
Il fiore all’occhiello
«In questa iniziativa, che lega il corpo d’arma degli alpini alla Croce Rossa, il punto in comune è la solidarietà», ha osservato Riva. «Era in programma già due anni fa ma, con il terremoto in Centro Italia, tutte le nostre forze della Protezione civile sono state messe in preallarme: attrezzature e personale son dovuti restare a disposizione per affrontare l’emergenza», ha raccontato Montalto.
«Oltre all’amministrazione comunale, che ci ha concesso un parco pubblico per questa attività educativa, e l’istituto comprensivo Bossi, che ha creduto nel nostro progetto, voglio ringraziare Nicoletta Candusso, infermiera volontaria oltre che insegnante, il vicecapogruppo Giuseppe Martucci e Mauro Airaghi. Il progetto, che si tiene nel luogo dove nel 1997 creammo la nostra sede ristrutturando un fienile, è stato interamente finanziato da noi, dal Gruppo Alpini di Busto Arsizio. È stato un investimento non solo in termini economici, ma anche civici e morali: ci piace far conoscere la nostra realtà ai ragazzi, e la Protezione civile è il fiore all’occhiello dell’Associazione Nazionale Alpini».
