BUSTO ARSIZIO – Ancora inciviltà e degrado alla chiesetta della Madonna in Campagna di Sacconago, un luogo del cuore del quartiere, che si trova ai margini della zona industriale e nelle vicinanze della pista di atletica. Dopo gli eclatanti episodi del passato, stavolta è stato vandalizzato e “smontato” un cestino, che era stato posizionato a suo tempo dalla cooperativa Effatà contro l’abbandono dei rifiuti attorno al santuario. «Manca il senso civico e il rispetto delle aree verdi e dei luoghi di meditazione» la denuncia di Alessandro Albani, segretario della Lega di Busto.
Quando intervenne Salvini
L’ultima volta, quando le pareti del santuario erano state imbrattate con svastiche e scritte oscene, sul caso era intervenuto persino il leader della Lega Matteo Salvini, augurandosi che i “deficienti” autori dei vandalismi “ripulissero con la lingua le loro schifezze“. Stavolta è il segretario cittadino, e consigliere comunale, del Carroccio, Alessandro Albani, a denunciare l’inciviltà che ancora una volta colpisce un luogo del cuore di tutti i sinaghini.
La linea di Albani
«La città è di tutti, ma quando da parte di qualche cittadino manca il senso civico, il rispetto delle aree verdi, di luoghi di meditazione, etc, si perde una grande occasione di “crescita comunitaria” e di rispetto e diventa una sconfitta per tutti. Per il nostro presente e per il nostro futuro – le parole con cui Albani ha commentato il ritrovamento del cestino vandalizzato – ma dobbiamo trovare insieme la forza di reagire, di continuare a credere che si possa sempre migliorare, per essere tutti protagonisti in una società migliore…». Insomma, se Salvini invocava il pugno di ferro, Albani punta sulla reazione collettiva. L’obiettivo però è lo stesso: evitare che i vandali prendano ancora di mira la chiesetta ai margini della zona industriale. Sperando che non diventi una “mission impossible”.