ANDAR PER CHIESE Edifici sacri lungo l’antica Pedemontana

oratorio chiese pedemontana

CARONNO CORBELLARO (Castiglione Olona) – Non è una chiesa da visitare perché l’interno è del tutto spoglio, con le pareti di pietre a vista, ma può essere la meta di una salutare passeggiata nella storia sul pianalto di Caronno Corbellaro, frazione agreste del Comune di Castiglione Olona. Il piccolo oratorio dedicato ai Santi Nazaro e Celso sorge su un rilievo che domina un tratto dell’antica Pedemontana, che si poteva percorrere senza pagare altro pedaggio che quello della fatica. Merita una visita anche il panorama  che è possibile ammirare dalla chiesetta: un tratto della valle dell’Olona in cui spiccano la Collegiata castiglionese su un versante e, sull’altro, il monumentale edificio, candido nella luce del sole, del Seminario arcivescovile di Venegono.

L’oratorio di Nazaro e Celso

L’oratorio dei Santi Nazaro e Celso, restaurato qualche anno fa con il contributo dei Lions, è costituito da un’auletta rettangolare con abside semicircolare che, per la tecnica di costruzione a lisca di pesce, potrebbe risalire alla metà del primo millennio dell’era cristiana, vale a dire tra il quinto/sesto secolo e quindi tra i più antichi edifici sacri del territorio.  Il tempio agreste non è la sola testimonianza che Caronno Corbellaro offre del suo passato nel Contado del Seprio: sulla piazza della frazione s’affaccia  la chiesa di Santa Croce, citata nel “Liber Historiae Sanctorum Mediolani” di Goffredo da Bussero sotto l’intitolazione ai Santi Fermo e Giustina, anche se la sua origine romanica è stata compromessa  da successivi rifacimenti che hanno risparmiato in parte la torre campanaria.

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Chiese da scoprire

La parte più antica e interessante della chiesa, nascosta dal pavimento, è ancora tutta da scoprire. Come la chiesa longobarda di San Michele nella vicina Gornate Superiore, anche il tempio caronnese sorgeva lungo l’antica Pedemontana e offriva alloggio e ristoro ai pellegrini. All’interno del vecchio cimitero abbandonato della frazione castiglionese si trova ciò che resta (l’abside quadrata decorata da archi ciechi binati) dell’antichissima chiesa di San Martino (X secolo), sacrificata nel Settecento all’ampliamento di una cappella nobiliare. tutti e tre i lati visibili sono scanditi da larghe lesene che formano una doppia specchiatura coronata da archetti pensili binati. Le modalità costruttive denunciano l’antichità dell’edificio, le decorazioni e l’abside di forma quadrata, oltre a essere unica nel territorio varesino, ha pochi eguali anche a livello nazionale. Infine, poco lontano da Santa Croce si trova il vecchio convento delle monache agostiniane, che potrebbe essere stato edificato sui resti di una torre d’avvistamento romana.

Fausto Bonoldi

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DOVE  La chiesa di Santa Croce sorge nell’omonima piazza, nel centro di Caronno Corbellaro,  raggiungibile imboccando via Fabio Filzi dalla SP42 all’altezza della zona industriale castiglionese. Da piazza Santa Croce è possibile raggiungere a piedi, in una decina di minuti, l’oratorio campestre dedicato ai santi Nazaro e Celso; all’imbocco della carrareccia, sulla destra, un cartello indica il sentiero per il vecchio cimitero.

QUANDO  La chiesa  di Santa Croce è aperta la domenica dalle 9 alle 16.

 

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