Antonelli-Pellicini, il grande gelo al Giorno del Ricordo di Busto. Crisi tra “Fratelli”

Foto di gruppo di Fratelli d'Italia con Pellicini al parco Cossetto. Manca solo il sindaco Antonelli

BUSTO ARSIZIO – Antonelli e Pellicini, il grande gelo nel Giorno del Ricordo. Il deputato luinese di Fratelli d’Italia si presenta alla cerimonia istituzionale al parco Norma Cossetto, intitolato su proposta del gruppo consiliare meloniano ad una delle più emblematiche vittime delle Foibe, ma il sindaco del suo stesso partito lo snobba e non lo fa nemmeno parlare. Evidentemente pesano ancora la scoppola delle provinciali e lo “schiaffo” della candidatura di Checco Lattuada stoppata dal partito.

Gelo al parco

L’episodio è stato notato da molti in occasione della manifestazione per il Giorno del Ricordo di stamattina, 10 febbraio, al parco di via Foscolo intitolato a Norma Cossetto, ultima tappa di una mattinata intensa per un evento che da anni a Busto Arsizio è molto sentito. In particolare tra i militanti di Fratelli d’Italia, il partito che già dai tempi di Alleanza Nazionale si è speso per rievocare la storia per troppo tempo dimenticata dei martiri italiani delle Foibe di Tito, nei territori della ex Venezia Giulia ceduti alla Jugoslavia dopo la seconda Guerra Mondiale. Così anche quest’anno al parco Cossetto il gruppo di Fratelli d’Italia di Busto era rappresentato in forze, e a dare manforte è arrivato anche l’unico parlamentare eletto in provincia di Varese, il coordinatore provinciale Andrea Pellicini. Ma con il sindaco Emanuele Antonelli, che neanche due settimane fa ha perso le elezioni per la riconferma a presidente della Provincia di Varese, è sceso il gelo.

Gelo corrisposto

Va detto che la presenza del deputato di Fratelli d’Italia non era annunciata e il cerimoniale della manifestazione al parco Cossetto non aveva previsto ulteriori interventi istituzionali rispetto a quelli del sindaco e dell’assessore all’istruzione Daniela Cerana. Ma Pellicini è rimasto in prima fila ad ascoltare i discorsi affiancato dai consiglieri comunali “meloniani” e dal presidente del Circolo cittadino Massimiliano Nardi. E il sindaco Antonelli lo ha ignorato. E appena la cerimonia è terminata se ne è andato via, tanto che quando il capogruppo (e candidato alle Regionali) Luca Folegani lo cercava per immortalare quel momento con una foto con il deputato di Fratelli d’Italia e i consiglieri, il primo cittadino era già diretto a Palazzo Gilardoni. Pellicini, a sua volta, nel post pubblicato su Facebook si è mostrato in foto con Luca Folegani e ha ringraziato “l’amministrazione comunale e in particolare l’assessore Daniela Cerana” (di Fratelli d’Italia). Senza citare il sindaco, del suo stesso partito. Gelo reciproco.

I precedenti

Eppure Antonelli ieri, 9 febbraio, ha partecipato all’aperitivo elettorale di Luca Folegani, candidato del Circolo di Busto alle regionali, invitando le 200 persone presenti a votare per Fratelli d’Italia e ad esprimere la preferenza per “Fole”. Ma evidentemente il conto aperto è con il partito ai livelli più alti. Quel partito che, dopo averlo sostenuto nella corsa al bis come sindaco di Busto, sembra avergli chiuso tutte le porte. Nessuno spazio alle elezioni politiche, dopo che si era ventilata una candidatura di Antonelli. Nessuno spazio per il candidato sostenuto dal sindaco alle regionali, lo storico militante della destra bustocca Checco Lattuada. E poi, forse la goccia che ha fatto traboccare il vaso, la sconfitta alle elezioni presidenziali in Provincia che Antonelli, anche se non lo ha mai detto pubblicamente, evidentemente imputa in parte anche al suo partito. Tanto che all’indomani del voto che ha portato il suo rivale Marco Magrini ad insediarsi sulla sua ex poltrona a Villa Recalcati, Antonelli ha ringraziato “tutti i consiglieri provinciali più Orazio Tallarida” ma non ha rivolto una parola di ringraziamento ai segretari provinciali, nemmeno a quello del suo partito, il “Fratello” Andrea Pellicini. Ora la domanda che si fanno in molti è se la storia del sindaco di Busto nel partito che lo accolse pochi mesi prima delle elezioni amministrative è destinata a continuare, e come.

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