Provinciali, Antonelli rompe il silenzio: «Ringrazio solo i consiglieri e Tallarida»

BUSTO ARSIZIO – «Ringrazio tutti i consiglieri provinciali, nessuno escluso, più Orazio Tallarida, per il grande lavoro svolto per le mie elezioni». Si limita a poche parole il sindaco di Busto Arsizio Emanuele Antonelli, uscito sconfitto ieri, 29 gennaio, dalla competizione per essere rieletto presidente della Provincia. Battuto da Marco Magrini, con cui si è sentito nella mattinata di oggi, dopo che ieri si era trincerato in un silenzio che aveva caratterizzato anche la strana campagna elettorale presidenziale.

Il presentimento

Nessuna intervista, nessuna dichiarazione ufficiale prima del voto. «Tanto perdo»: ripeteva fino a qualche giorno fa Antonelli a chi gli chiedeva un pronostico sulla sfida per Villa Recalcati. Superstizione, certo, anche se chi lo vedeva nel suo ufficio in Comune a Busto con le tabelle per contare i voti ponderati sa che non ci teneva a capitolare. Ma anche un presentimento, che lo aveva persuaso per un certo periodo a declinare l’offerta di una ricandidatura, fino a che non è rimasto l’unico nome sul tavolo del centrodestra.

La giornata di Antonelli

Ieri Antonelli era andato a votare a metà pomeriggio ed era rimasto solo poche ore a Villa Recalcati, risultando così assente e irreperibile mentre si effettuava lo spoglio delle schede che sanciva la sua sconfitta. Stamattina, 30 gennaio, nel riprendere la sua routine da sindaco si è riunito nel suo ufficio di palazzo Gilardoni con i suoi fedelissimi per analizzare l’esito elettorale. E cercare di trovare i “colpevoli” della sconfitta, quei franchi tiratori che hanno sostenuto il rivale Marco Magrini contribuendo a decretarne il successo.

I ringraziamenti. Solo in una direzione

Un silenzio interrotto, per ora, solo da una scarna, ma a suo modo molto significativa, dichiarazione. «Ringrazio di cuore – afferma Emanuele Antonelli – tutti i consiglieri provinciali per il lavoro fatto insieme, e ringrazio tutti i consiglieri provinciali, nessuno escluso, più Orazio Tallarida, e solo loro, per il grande lavoro svolto per le mie elezioni». E chi ha orecchie per intendere, intenda. Perché sembra tutt’altro che puramente casuale il fatto che tra i ringraziamenti non siano state citate le segreterie dei partiti del centrodestra, ma il solo commissario forzista bustocco Tallarida, uomo di fiducia di Antonelli e responsabile organizzativo della “campagna” provinciale. Sarà per far capire che le responsabilità della sconfitta sono dei partiti?

I sospetti

Di certo dall’entourage del presidente detronizzato già ieri sera veniva stigmatizzata l’assenza, alla “conta” dei voti di Villa Recalcati, dei segretari e referenti del centrodestra (si è fatto vedere solo il vicecommissario azzurro Giuseppe Taldone), ma anche la scarsa partecipazione ai seggi, presidiati in forze soprattutto dagli esponenti civici e Dem. Quasi che la disfatta fosse nell’aria. Così come si recrimina sul “tira e molla” per la scelta del candidato, con alcuni episodi chiave (come la lite via Zoom tra Antonelli e Gualandris sul ruolo di Magrini) che hanno segnato una partita, forse – da tutti – sottovalutata.

Il futuro

Ora Antonelli tornerà a fare a tempo pieno il sindaco di Busto Arsizio, ma ci si chiede quale sarà il suo futuro politico, alla terza delusione in pochi mesi: in estate era sfumata l’ipotesi di una sua candidatura per le politiche, a inizio anno è arrivato lo smacco dello stop alla candidatura in Regione di Checco Lattuada, che aveva sponsorizzato personalmente per la lista di Fratelli d’Italia, e ora si è materializzata la sconfitta alle provinciali.

busto arsizio emanuele antonelli – MALPENSA24