Antonio Iacovaccio, lo storico barbiere di Somma chiude. Dopo 46 anni di attività

SOMMA LOMBARDO – Il panno caldo sulle guance, il filo della lama a tocco d’arte sulla pelle e un quarto d’ora di sano relax. Con i più affezionati che si concedono anche un pisolino, mentre si affidano alle mani del barbiere. Anzi, lo storico barbiere di Somma Lombardo. Ma sono immagini che non ci saranno più. Antonio Iacovaccio – “il baffo“, per molti, sintesi di come abbia reso il suo mestiere uno stile di vita – chiude. Succederà oggi, 31 marzo, alle 19, quando dalle vetrine del suo negozio sul Sempione si vedranno le luci della sala spegnersi per l’ultima volta. Dopo 46 anni di attività.

Un salto nel passato

Un mestiere che vale un tuffo nel passato. Nella sua accezione più positiva, chiaro. La vecchia scuola si fa spazio in un mondo dove tutto va di corsa, dove tutto cambia rapidamente. Da Antonio era diverso: il lavoro non era lavoro, ma passione. Fare la barba, un rito. E per un attimo il cliente poteva fare un respiro e staccarsi dalla frenesia quotidiana.
Fuori dal negozio, spunta il Barber Pole, la tipica insegna in chiave british che caratterizza la professione. Ancora non era una moda quando decise che doveva averlo a tutti i costi, facendolo arrivare direttamente da Londra grazie a dei parenti inglesi.

I clienti affezionati

Gli affezionati ci sono sempre stati, quelli che passando per strada buttano dentro la testa per un saluto. Tanto che è anche un po’ colpa loro se oggi il barbiere sta salutando tutti per la seconda volta. Già l’anno scorso, infatti, aveva deciso di abbassare la claire definitivamente e di concedersi a una pensione meritata. Con tanto di festa, c’erano stati gli ultimi tagli di capelli e le ultime rasature. Che ultime non sono state. Per un altro anno ha tirato avanti, fino a oggi. Ma a questo giro sembra essere la volta buona, all’alba dei suoi 70 anni.

Ora la pensione

Tifoso juventino, amante del buon vino e visitatore puntuale di cantine. Fa parte dell’associazione sommese “Quelli del ’63”, prendendo parte alle rappresentazioni storiche che vengono proposte ai cittadini. Il barbiere potrà ora dedicarsi ad altre attività, ai suoi hobby. E lasciarsi alle spalle una carriera a cui ha dedicato tempo e passione, forse con un po’ di nostalgia. Quasi 50 anni di lavoro e legami, che di sicuro i clienti non dimenticheranno.

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