Sparatoria di Arcisate, non si trova l’arma del delitto. L’aggressore resta in carcere

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ARCISATE – Non c’è stata la convalida del fermo perché non c’è pericolo di fuga, ma colui che avrebbe sparato all’addome di un giovane di 25 anni resta in carcere. Le circostanze, anche piuttosto dettagliate, di quanto accaduto nella tarda serata della vigilia dell’Epifania sono state ricostruite. Quel che ancora manca è l’arma del delitto, un fucile da caccia. Mentre a casa del 23enne che ha esploso il colpo sono state trovate due cartucce identiche a quelle esplose contro il giovane ferito.

Timore di reiterazione del reato

Il gip non ha convalidato l’arresto dell’aggressore, poiché il fatto che si sia costituito ha fugato ogni dubbio riguardo a un possibile tentativo di fuga. Il 23enne che ha sparato però resta in carcere in quanto potrebbe reiterare il reato. In sintesi è pericoloso.

L’uomo fermato con l’accusa di tentato omicidio è un volto noto alle forze dell’ordine: a marzo il giovane era già stato condannato in primo grado a 3 anni e 10 mesi per l’incendio doloso che, nel marzo 2022, sempre ad Arcisate distrusse 10 mezzi della Eco S.e.i.b.

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