BA Classica apre la stagione dei festival a Busto. Maffioli: «Un’edizione strepitosa»

BUSTO ARSIZIO – «Un’edizione strepitosa. Con le sale quasi sempre sold out». Il bilancio della “sesta” di BA Classica, il festival organizzato dall’associazione musicale “Rossini”, è molto positivo, nelle parole della vicesindaco e assessore alla cultura Manuela Maffioli. Il primo festival di una lunga serie: «Con BA Classica si è aperta la grande stagione culturale di Busto, con tutti i festival, ma anche le mostre e la programmazione estiva». Il prossimo grande appuntamento sarà il Festival Fotografico Europeo, in attesa della ventunesima edizione del Baff, il festival del cinema, da metà aprile.

Da Bahrami a Cacciapaglia

Dieci giorni di grandi concerti, lezioni e happening. Dall’apertura con Ramin Bahrami, neo-cittadino onorario di Busto, fatto che «farà passare alla storia questa edizione di BA Classica – rimarca Maffioli – la prima da decenni (eccetto il Milite Ignoto), la seconda in assoluto e a un protagonista della scena culturale mondiale, anche per il suo impegno a tutela dei diritti dei popoli, in primis di quello iraniano». Fino alla chiusura con Roberto Cacciapaglia, «una splendida serata di dialogo – rivela la vicesindaco – in una dimensione così intima che sembrava un dialogo con tutti i presenti al teatro Fratello Sole. Apprezzatissima da tutto il pubblico, con l’esecuzione di brani da parte del Maestro e un bellissimo fuori programma con la colonna sonora di Expo2015, composta dallo stesso Cacciapaglia, lasciata eseguire ad una giovanissima allieva della “Rossini” che ha lasciato tutti a bocca aperta. Ennesimo successo di un’edizione strepitosa. Particolarmente intensa dal punto di vista dei contenuti e particolarmente ricca da quello della poliedricità dei contenuti».

I “top player” e il vivaio

Tante le chicche della sesta BA Classica: il doppio Bahrami (anche nel concerto per i maturandi), la garanzia Maurizio Baglini, gli inediti dell’eco-concerto con i suoni del parco del Gran Paradiso e dell’esibizione della Cappella del Duomo di Milano, che si muove rarissimamente e che, rivela Manuela Maffioli, «ha incantato Santa Maria con l’antifonario mostrato dal conservatore della Biblioteca Capitolare Salvatore Bollini Marcora in guanti bianchi e che dopo il concerto ha fatto registrare diverse richieste di visite alla Capitolare, un altro dei nostri gioielli». Ma a fianco delle esibizioni più attese, l’assessore ricorda che BA Classica ogni anno si rivela «vivaio per giovani talenti vincitori di premi nazionali e per i ragazzi del conservatorio Cantelli» e, come con il Baff, propone la «formula vincente degli incontri con le scuole e delle lezioni concerto».

I punti di forza

Particolare non di poco conto, le sale quasi sempre sold out, un segnale molto importante» per Maffioli. «Un pubblico che cresce di edizione in edizione. Sempre più persone stanno comprendendo che ci si può accostare alla musica classica anche senza conoscenze specifiche e la si può apprezzare e soprattutto imparare. È la stessa formula del BA Film Festival, l’apertura dei linguaggi artistici e culturali ad un pubblico estremamente eterogeneo». Anche grazie alla peculiarità dei “dialoghi musicali”, che è il sottotitolo di BA Classica: «Gli artisti introducono e spiegano i brani, prendono per mano il pubblico – aggiunge l’assessore – pur essendo la musica un linguaggio universale la cui bellezza ed emozione si può fruire anche senza avere competenze tecniche». Perché quella dei festival di Busto è «cultura di qualità, ma inclusiva e alla portata di tutti». E anche «diffusa, sul modello lanciato dal Festival Fotografico Europeo, che contamina diversi spazi e luoghi della cultura e non solo, sia per valorizzarli sia per avvicinare l’offerta culturale alla cittadinanza». A contribuire al crescente successo di BA Classica anche il fatto che «attorno alla Rossini c’è un mondo molto affiatato di privati – sponsor e aziende, il cui contributo è determinante, ma anche famiglie – che si mettono a disposizione per svolgere tutti i compiti per far sì che tutto vada bene, dagli allestimenti floreali ai brindisi, dall’accoglienza alle fotografie e alla promozione. Una squadra che crede in questo progetto e che è la ricetta magica per cui questo festival di anno in anno si afferma sempre di più».

Avanti coi festival

E se l’edizione di BA Classica passa agli annali, con il doveroso ringraziamento alla “Rossini” di Giovanni Mazzucchelli e Paola Colombo, «per la grande capacità e competenza, un’associazione in grado di portare ogni anno artisti di grandissima fama», la vicesindaco Manuela Maffioli è pronta ai prossimi appuntamenti della “città dei festival”: «Nelle prossime settimane il Festival Fotografico Europeo è la festa del teatro, poi ad aprile il BAFF, a maggio BA Book e quindi la grande stagione estiva, con BA Cultura per l’Estate, perché di cultura non si può fare a meno».

busto arsizio ba classica festival – MALPENSA24