BUSTO ARSIZIO – Non c’è solo Ramin Bahrami: BA Classica va avanti a colpi di “sold out” e incanta il pubblico bustocco, come è successo ieri sera, 3 marzo, con il concerto della Cappella musicale del Duomo di Milano nel santuario di Santa Maria, di fronte all’Antifonario dei primi anni del 1500, un gioiello della Biblioteca Capitolare di San Giovanni eccezionalmente esposto al pubblico.
«Indimenticabile»
Una vera “chicca” che ha lasciato letteralmente a bocca aperta i presenti. «Una serata indimenticabile, un’esperienza unica di musica, spiritualità e preghiera» l’ha definita la vicesindaco e assessore alla cultura e identità Manuela Maffioli. «Un’occasione speciale per (ri)scoprire che a Busto abbiamo un gioiello come la Biblioteca Capitolare di San Giovanni e ammirare da vicino uno dei suoi tesori, l’Antifonario dei primi anni del 1500, da cui è stato tratto uno dei brani eseguiti».
L’Antifonario
La Cappella Musicale del Duomo di Milano, diretta da monsignor Massimo Palombella, ha proposto un affascinante percorso dal Canto Gregoriano alla polifonia sacra rinascimentale, cantando anche un’antifona tratta dal corale bustocco, un grande libro per il canto liturgico di rito ambrosiano, compilato per la chiesa di San Giovanni da Francesco Crespi de Roberti, sacerdote a Busto. Usato per le feste solenni per cinque secoli durante il periodo quaresimale, dalla prima domenica di quaresima fino al sabato santo, è arricchito da decorazioni e da una miniatura iniziale, raffigurante Gesù tentato da Satana, che è argomento della prima domenica di Quaresima.
Sinergie vincenti
«Occorre ripartire dall’estetica. Attraverso l’arte, ritrovare la fede» l’invito del prevosto monsignor Severino Pagani al termine del concerto. Un appuntamento di straordinaria qualità reso possibile dalla sinergia tra l’associazione “Rossini”, organizzatrice di BA Classica, la parrocchia di San Giovanni e la Biblioteca Capitolare con il suo “nuovo Virgilio” Salvatore Bollini Marcora, allievo del professor Franco Bertolli, che «ha raccontato Busto, attraverso le pagine preziose dell’Antifonario», come sottolineato dalla vicesindaco Maffioli.