Bando rigenerazione, Busto Grande se ne va: «Non coinvolti». E BaC elogia Speroni

BUSTO ARSIZIO – La maggioranza perde i pezzi (Busto Grande) sul voto per la modifica del piano delle opere pubbliche e dall’opposizione (Busto al Centro) arriva un plauso al passo indietro di Francesco Speroni dalla segreteria della Lega. Alla fine della consigliatura mancano ancora almeno quattro mesi, ma le manovre con lo sguardo alle elezioni sono già iniziate. E i messaggi che vengono lanciati in consiglio hanno una chiave di lettura a lungo termine. Quello di Busto Grande è un avviso al centrodestra, un monito a non tagliare fuori i civici trasversali dai tavoli in cui si prendono le decisioni amministrative, mentre quello dei civici di centro, che sono all’opposizione e si preparano a lanciare un “terzo polo” nella corsa elettorale, sembra quasi un ammiccamento ai delusi del centrodestra, dopo il ricompattamento forzato sulla riconferma del sindaco Emanuele Antonelli.

La maggioranza perde pezzi

La notizia è che, dopo aver superato senza defezioni la “prova” del bilancio consuntivo, solo un mese fa, la maggioranza torna a restringersi sul voto dell’emendamento della giunta al piano delle opere pubbliche presentato in extremis dalla giunta per poter partecipare al nuovo bando per la rigenerazione urbana con l’obiettivo di portare a casa 10 milioni di euro per finanziare la ristrutturazione dell’ex macello civico di via Magenta e dell’ex oratorio di Sacconago in via Bellotti. All’appello manca il voto di Daniela Cerana, consigliere di Busto Grande: «Non ci hanno invitato alla riunione di maggioranza, non parteciperò al voto. Sacconago mi sta molto a cuore, mi sarebbe piaciuto dire la mia». Ma non si presentano alla “chiama” nemmeno i consiglieri del gruppo misto Mariangela Buttiglieri (Fratelli d’Italia) e Diego Cornacchia (indipendente). Maggioranza già in ordine sparso?

Critiche di metodo più che di merito

Poco male per la maggioranza, che non ha problemi ad approvare il piano delle opere pubbliche. Il sindaco Antonelli e l’assessore all’urbanistica Giorgio Mariani svelano qualcosa in più dei progetti di riqualificazione: all’ex oratorio di Sacconago (opera da 4 milioni) verranno ricavati spazi ricreativi per i giovani e alloggi protetti per associazioni come Eva Onlus e Piccolo Principe, dove ospitare rispettivamente donne maltrattate e minori che a 18 anni escono dalle comunità, mentre all’ex macello (intervento da 7 milioni) si insedieranno il già annunciato ITS, gli Scout e altri spazi culturali finalizzati al mix intergenerazionale che è alla base del piano per l’area delle Nord. Le critiche sono più nel metodo che nel merito dei progetti di riqualificazione. «Partiamo già con il piede sbagliato, la minoranza non è stata coinvolta» protesta anche il presidente del consiglio (PD) Valerio Mariani. «Bandierine elettorali senza visione» l’affondo di Salvatore Vita (misto). «Macché – la difesa del capogruppo della Lega Ivo Azzimonti – è programmazione, non improvvisazione».

BaC plaude a Speroni

A fine seduta, dopo l’approvazione di una raffica di regolamenti e convenzioni (quello del centro di riutilizzo, quello sulle spese di rappresentanza, la modifica al regolamento edilizio per la questione dei cappotti termici, l’adesione al servizio europeo di area vasta), nel corso degli interventi liberi il consigliere di Busto al Centro Gianluca Castiglioni prende la parola per dare «merito ad un segretario cittadino che fa un passo indietro con coerenza rispetto alla scelta di un candidato non accettata dalla sua parte politica». Un gesto «da sottolineare in un paese in cui è difficile vedere qualcuno che lascia il proprio ruolo». Un “bravo” al leghista Speroni, che è anche l’occasione per ricordare che «fortunatamente il nostro gruppo non deve sottostare a determinate scelte e regole imposte altrove». E chi ha orecchi per intendere…

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