A Cassano siamo stanchi delle ambiguità pubbliche

cassano bianchi poliseno coghi

Egregio direttore,

l’ultima volta che mi sono permesso di scrivere a Malpensa24, avevo fatto notare che il Lidl di Cassano Magnago era un trasferimento da Gallarate e che le rotonde non ancora realizzate fanno pensare male, visto che ovunque vengono fatte prima delle aperture.

Si dice che a pensar male si fa peccato ma a volte ci si azzecca. Sarà questo il caso? Per Cassano Magnago spero di no, ma le notizie lette la scorsa settimana creano molta amarezza.

Sono deluso dal sindaco Poliseno, non lo rivoterei più, ma come fa a sopportare una situazione cosi dubbia e fidarsi anche del suo vice? Il vicesindaco Coghi perché non spiega ai cittadini cosa è successo? Non gli basta lo stipendio del Comune? Sono necessari anche i soldi dell’affitto da SiEco? Non arriva per caso alla fine del mese? E’ una mancanza di rispetto verso chi ha difficoltà economiche, a casa mia si chiama conflitto di interessi e non può essere giustificato.

Se qualcuno chiede le dimissioni di tutta l’amministrazione è perché si è toccato il fondo e non le chiedono solo gli esponenti politici delle opposizioni ma tanta gente stufa di continue ambiguità e modi di fare non trasparenti.

Ora c’è il Covid, la scusa buona per far finta di niente, ma prima o poi finirà e si dovrà fare i conti con questa situazione che di rassicurante non promette nulla.

Sandro Bianchi
Cassano Magnago

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