MALPENSA – «Sanzione senza dubbio giusta e prevista da regolamento come rifiuto di servizio». La categoria dei taxisti prende le distanze dal collega sospeso trenta giorni dalla Commissione disciplinare regionale dopo aver rifiutato una corsa considerata troppo breve – dal Terminal 2 di Malpensa a Cardano al Campo – a due anziani invalidi. A parlare, in una nota, è il presidente di Taxiblu, Emilio Boccalini: «Il nostro è un servizio pubblico, non esiste corsa lunga o corsa breve. Esiste l’obbligatorietà, salvo rare eccezioni, di portare il cliente dove desidera».
Lo spiacevole episodio, accaduto a Liliana Martino e ai suoi due genitori lo scorso agosto di ritorno dalla Basilicata con l’ultimo volo della sera di easyJet, «è ancora più grave alla luce del fatto che i passeggeri fossero anche persone invalide, per quanto la commissione ha riconosciuto al tassista l’attenuante di non essersi accorto dell’invalidità dei due anziani», spiega Boccalini. Appare del tutto incredibile come il taxista non abbia fatto ad accorgersi che la madre di Martino fosse seduta una sedia a rotelle, ma tant’è. Così ha deciso la commissione disciplinare. L’importante, secondo Boccalini, è che sia arrivato un provvedimento comunque esemplare. «E’giusto sanzionare chi sbaglia e sensibilizzare tutti affinché fatti del genere non si ripetano, ma anche generalizzare i comportamenti negativi di pochi nel nostro settore, come in altri, è sempre sbagliato».
