BREBBIA – Ha patteggiato a 10 mesi (con pena sospesa) Francesco Tomasella, già candidato sindaco a Varese, no vax convinto, o meglio convinto oppositore delle restrizioni imposte dal Governo Conte durante il periodo più acuto della pandemia Covid.
Il party abusivo
Così in un locale di Brebbia, nel marzo 2021, quando ogni assembramento era vietato per limitare i contagi da Covid, Tomasella, che ha organizzato a Varese anche alcune manifestazioni di protesta (alcune non autorizzate con relative sanzioni) ha promosso una cena con una trentina di invitati per celebrare il suo compleanno. Naturalmente in modo clandestino.
Striscia la Notizia
A scoprire quanto stava accadendo fu Striscia la Notizia, le cui telecamere si erano intrufolate nella festa. E visto che Tomasella aveva pubblicizzato la festa su alcune chat, al party si era presentata anche la Polizia di Stato. Tomasella dal bagno del locale si lasciò andare a esternazioni sopra le righe, meritandosi una denuncia per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Il party-protesta contro le chiusure da pandemia sfuggì di mano rischiando di arrivare a processo con sette poliziotti, patrocinati dall’avvocato Elisabetta Brusa, pronti a costituirsi parte civile.
Nessuna ammissione di colpevolezza
«La decisione di patteggiare – spiega l’avvocato Domenico Margariti, difensore di Tomasella – non è un’ammissione di colpevolezza. Esprime al contrario la volontà di non trascinare una vicenda che voleva essere mera protesta in un processo pubblico. Il caso è chiuso definitivamente».