Milano, una “libreria umana” per combattere il pregiudizio sui migranti

bruno milano libreria migranti

MILANO – Il sapere, la conoscenza, per combattere il pregiudizio sui migranti ed eliminare distorsioni e mancata comprensione del fenomeno con l’aggiunta di una esperienza de visu delle storie, delle vicende di tanti stranieri venuti in Italia. Chi per amore, chi per necessità economica, chi perché a rischio della vita sua e dei propri familiari, chi – ancora – perché ha subito violenza. E’ una umanità complessa, difficile da capire ma ricca di senso, di dolcezza e sofferenza. E per entrarvi in contatto la Fem Human Library, la biblioteca vivente di Fondazione Empatia Milano, ha pensato di dare a tutti la possibilità di ‘leggere’ 15 libri in carne e ossa con cui si potrà interagire, online, domenica 13 dicembre dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 17.

E l’impianto è quello di due sconosciuti seduti l’uno di fronte all’altro che dialogano per una ventina di minuti per conoscersi e superare ogni cattiva comprensione. Aisha, Mahmoud, Marlen, Fatimazhara, Pilar…ecco alcuni dei loro nomi: persone provenienti da diverse rotte migratorie pronte a raccontare un pezzetto della propria biografia ai lettori che vorranno ascoltarli. La singolare biblioteca si può consultare, come detto, in rete, nell’ambito di CantiereMemoria, promosso dall’assessorato alla Cultura del Comune di Milano. Il contesto è quello di una biblioteca con tanto di catalogo dei titoli, quarte di copertina e bibliotecari ai quali chiedere in prestito un ‘Libro Umano’ e ascoltarlo, prenotandosi grazie a un link (sui siti www.cantierememoria.it e www.fondazioneempatiamilano.com).

Insomma ci si trova di fronte a una antologia delle migrazione in cui i migranti, alcuni dei quali di seconda generazione, possono spiegare la loro vita, le loro scelte, i loro desideri, le loro illusioni e le loro disillusioni. Il contesto è quello di una speciale raccolta con tanto di catalogo dei titoli, quarte di copertina, e bibliotecari ai quali chiedere in prestito un ‘Libro Umano’ e ascoltarlo.

Come partecipare? Basta cliccare sul titolo del ‘libro’ che si vuole prenotare; si viene reindirizzati al sito di registrazione dove si può scegliere un orario disponibile e inserire i propri dati. Si riceve una mail di conferma con un ‘biglietto’ e un link per partecipare (per eventuali informazioni e chiarimenti si può scrivere a femhumanlibraryonline@gmail.com). Prima della lettura, si viene accolti da un ‘bibliotecario’ che è presente dietro le quinte.  “Come la mostra delle sculture di Francesco Panozzo, da cui ha preso spunto tutto il palinsesto dell’edizione di quest’anno, racconta l’incontro fra il sapere enciclopedico, fenomenologia dello scibile umano e il lavoro inglobante delle api che mette in contatto, in relazione, due mondi – spiega la direttrice di CantiereMemoria, Maria Fratelli – così le storie dei Libri Umani ci mettono tutti in relazione e in contatto con realtà solo apparentemente differenti”.

“La nostra antologia sulle migrazioni arricchisce il palinsesto con voci e persone di Paesi diversi, con le quali si può dialogare. Un patrimonio di memorie e di eventi culturali che può essere fatto proprio dai cittadini milanesi vecchi e nuovi”, sottolinea Petra Mezzetti, presidente di Fondazione Empatia Milano.

La Human Library – ricordano gli organizzatori – è un metodo semplice e innovativo, ideato intorno al 2000 in Danimarca da un gruppo di giovani come risposta all’aggressione a sfondo razzista subita da un loro compagno. Si fonda su un approccio concreto per promuovere il dialogo e la comprensione tra individui, grazie a appunto a ‘Libri Viventi’ che mettono a disposizione la propria storia e la propria esperienza attraverso narrazioni a tu per tu, contribuendo in maniera efficace a scardinare stereotipi e prevenire lo stigma. Il loro motto è significativamente “Non si giudica un libro dalla copertina”.

Angela Bruno

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