La generosità dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia per l’ospedale di Busto

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BUSTO ARSIZIO – La sezione bustocca dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia   in campo per una raccolta fondi da destinar all’acquisto di materiali sanitari necessari a fronteggiare l’emergenza Covid-19. «I fondi raccolti sono stati destinati sia alla nostra Onlus Fiamme Gialle di Ieri, con sede in Roma, già attiva nella fornitura di respiratori e ventilatori non invasivi e mascherine FFP2 agli  ospedali più colpiti del nord Italia (Bergamo, Brescia, Cremona e Piacenza) – spiega il luogotentente Domenico Pirri, presidente della sezione cittadina del’Anfi – A cui sinora la Onlus ha  accreditato un importo pari a 60mila euro, sia al reparto Rianimazione dell’Ospedale di Busto Arsizio, che in questo momento è in prima linea nell’affrontare l’emergenza Coronavirus».

Donazione all’ospedale di Busto e non solo

In tutto i circa 110 iscritti alla sezione cittadina dell’Anfi hanno raccolto, autotassandosi 3mila euro. Lo scorso 26 marzo è partito un bonifico da mille uro sul conto della Onlus Fiamme Gialle, mentre pochi giorni fa sono stati versati 2mila euro sul conto a sostegno dell’ospedale di Busto Arsizio. «Tutti abbiamo cercato di fare la nostra parte – spiega Pirri – Oggi, in questa battaglia, sono i medici, gli infermieri e il personale sanitario e del soccorso ad essere direttamente in prima linea. Ciò che possiamo fare e sostenere la loro attività in tutti i modi possibili. Economicamente e rispettando le prescrizioni per evitare il diffondersi del contagio». Alla raccolta hanno contribuito sia soci ordinari, ex appartenenti alla Guardia di Finanza, che i soci simpatizzanti, soprattutto i coscritti della Classe 41. L’Anfi di Busto Arsizio non è nuova a questo tipo di iniziative. «Nel corso di questi ultimi anni  sono state concretizzate diverse iniziative filantropiche finalizzate soprattutto ad aiuti economici sia a sostegno di varie associazioni che si occupano dei  minori abbandonati o maltrattati in ambito familiare sia per l’acquisto apparecchiature medico-sanitarie agli ospedali di Busto Arsizio e Buzzi di Milano, nonché a sostegno dell’attività una associazione lombarda impegnata nei Paesi del terzo mondo per la costruzione di scuole e pozzi d’acqua», conclude Pirri ringraziando tutti i soci che hanno collaborato a tale raccolta.

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