Busto, aumentano gli stipendi di sindaco e assessori: più 67% già dal 2022

BUSTO ARSIZIO – Busta paga più pesante per sindaco, assessori e presidente del consiglio comunale. Con l’approvazione del bilancio di previsione 2022, in programma nella seduta di consiglio comunale di giovedì 10 febbraio, entreranno in vigore i nuovi stipendi degli amministratori locali di Busto Arsizio, adeguati (in tutti i Comuni d’Italia) in base alle novità introdotte con la “manovra” finanziaria del 2022 varata dal governo Draghi, che ha stanziato fondi ad hoc da girare agli enti locali a parziale copertura delle nuove indennità.

Tutto subito

Come previsto per le città non capoluogo di popolazione compresa tra 50 e 100mila abitanti, l’aumento sarà mediamente attorno al 67%. La scelta della giunta Antonelli è stata di portare fin da subito a regime le nuove indennità: il governo ha infatti lasciato alla scelta delle singole amministrazioni l’opportunità di usufruire di aumenti del 100% già dal 2022 oppure in modo graduale.

Le nuove indennità degli amministratori

Lo stipendio del sindaco Emanuele Antonelli passerà da 3.718 euro lordi al mese a 6.210 euro lordi, mentre quello del vicesindaco Manuela Maffioli da 2.789 euro lordi mensili salirà a 4.658 euro lordi per 12 mensilità. Assessori e presidente del consiglio comunale passeranno dagli attuali 2.231 euro lordi a 3.726 euro lordi ogni mese. Resta in vigore la regola dell’indennità dimezzata (1.863 euro mensili con gli adeguamenti) per chi mantiene il proprio posto di lavoro dipendente: attualmente è il caso della presidente del consiglio Laura Rogora e degli assessori Daniela Cerana, Giorgio Mariani e Salvatore Loschiavo. Gli importi netti variano a seconda della tassazione a cui ciascun amministratore è sottoposto, mentre solo per il sindaco è prevista un’indennità di fine mandato, una sorta di “Tfr” pari ad una mensilità per ogni anno in carica.

La norma della Finanziaria

Nel documento unico di programmazione si fa riferimento alle «nuove disposizioni» della Legge di Bilancio, che ha determinato l’adeguamento delle indennità, da portare a regime da subito oppure a partire dal 2024. La scelta dell’amministrazione Antonelli è stata di «corrispondere l’indennità nelle integrali misure di cui al comma 583 (della Finanziaria, ndr), nel rispetto pluriennale dell’equilibrio di bilancio, già «a partire dal 2022».

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