A cena da amici o in cerca di un bar: ancora denunce tra Busto e Castellanza

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BUSTO ARSIZIO – Il restare a casa salvo in casi di estrema necessità (dalla spesa, al lavoro, all’acquisto di farmaci) sembrerebbe concetto difficile da comprendere. E nelle ultime ore i carabinieri della compagnia di Busto Arsizio hanno fatto scattare altre 4 denunce, che vanno a sommarsi alle decine già registrate nell’ultima settimana, a carico di chi ha violato il decreto Conte per contenere il contagio da Coronavirus per le ragioni di futili e disparate.

Vado a cena a casa di amici

Nell’ordine i militari hanno denunciato un 40enne di Cassano Magnago fermato a Busto mentre stava tranquillamente andando a cena a casa di un conoscente. Anche questi ritrovati in luoghi privati sono vietati, è bene ricordarlo. Sempre a Busto, in piena notte, è stata denunciata una 45enne residente in città, sottoposta a misura di sorveglianza speciale, con obbligo di dimora sul territorio bustese e prescrizione (precedente al decreto e legata a ragioni giudiziarie) di rimanere in casa dalle 22 alle 7. La donna era a spasso nel centro storico deserto. Per lei è scattata una doppia denuncia: la 45enne ha violato sia le prescrizioni imposte dalla misura di sorveglianza speciale che quelle imposte dal Dpcm.

Cercavo un bar per l’aperitivo

A Castellanza è stato invece denunciato un 35enne residente a Cavaria con Premezzo fermato dai carabinieri mentre stava cercando un bar dove fare l’aperitivo. Tra l’altro il decreto impone la chiusura di bar e ristoranti e consente la sola consegna a domicilio: meglio avrebbe fatto a farselo portare a casa l’aperitivo. Infine a Samarate è stato denunciato un giovane di 25 anni residente a Milano che stava girando in paese con l’auto aziendale di un famigliare senza alcuna valida ragione per farlo.

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