BUSTO ARSIZIO – E’ di un titolo continentale e una valanga di apprezzamenti il bottino della Combat Soul che il 5 febbraio si è presentata con cinque atleti al Campionato European Fighters League Wbfc al centro sportivo Sandro Pertini a Cornaredo di Milano. A portare la cintura di campione europeo nella palestra di Busto Arsizio è Raoul Castellana.
L’evento
L’evento è stato organizzato dal presidente della Wfc Franco Scorrano e dal presidente della Wkafl Alessandro Piavani. Hanno partecipato 140 club con più di 600 atleti in varie discipline di sport da combattimento, sia a contatto pieno che light (dove viene giudicata la tecnica e non c’è il ko). La Combat soul asd, reduce dalle vittorie di quattro titoli mondiali disputati lo scorso novembre, si è presentata con cinque atleti, quattro ragazzi e una ragazza.
Sul ring
Raoul Castellana, 19 anni, ha vinto per ko al primo round contro Jacopo Garavaglia della Real Combat, palestra gallaratese. Da subito ha fatto sentire la potenza dei suoi colpi e dopo neanche un minuto dall’inizio del match il suo avversario ha subito tre conteggi.
Sul ring anche il fratello minore, il 15enne Manuel Castellana, che ha disputato un bellissimo match contro Mosso Sasha. Nonostante un ottimo e duro scambio tecnico ha perso ai punti, ricevendo i complimenti da altri maestri e atleti per la sua preparazione.
Niente da fare anche per Davide Cagnoni, veterano della Combat e pluricampione. Tornato a combattere all’età di 35 anni è passato di livello in un match con round più lunghi (3×2 minuti) è si scontrato con Stefano Capone, di quindici anni più giovane. Ha perso ai punti al termine di un combattimento con scambi di colpi ben assestati da parte di entrambi gli atleti.
Valentin Leci, 25 anni, a novembre aveva conquistato il titolo mondiale per ko. Stavolta si è trovato di fronte l’ostico francese Daoudi Bilal e ha perso ai punti dopo tre riprese senza esclusioni di colpi.
Da Busto Arsizio anche Isabella Dardelli, 17 anni, che ha combattuto di light contro la francese Croquet Sahina. Dopo un’ottima partenza purtroppo l’arbitro ha deciso di fermare il match a causa di una ferita al setto nasale provocata da un diretto non troppo controllato da parte dell’avversaria.
Sempre in piedi
A guidare i ragazzi della Combat il maestro Salvatore Indica con Bruno Cenedese e Michela Lualdi sempre al suo fianco: «Sono fiero della preparazione e della grinta che hanno dimostrato i miei ragazzi, che sono dei veri guerrieri. A loro ripeto sempre che il ring è come la vita, si vince e si perde ma l’importante è rimanere sempre in piedi».