Regionali, a Gallarate brinda la destra. Con Martignoni, Caruso e Ferrazzi

GALLARATE – A Gallarate è la destra a brindare per le Regionali che ieri, 13 febbraio, hanno confermato Attilio Fontana alla guida della Lombardia. Dei sette eletti in provincia di Varese, sono tre i gallaratesi che si sono aggiudicati un posto al Pirellone. E sono esponenti – anche storici – di una fede politica che per tutti inizia dalla stessa parte. Un percorso maturato certo, con tante sfumature. Tipo il grande ex Luca Ferrazzi, che dalla destra negli anni si è spostato verso il centro civico tanto che ora siederà in opposizione come il più votato della Lista Moratti. Mentre, Beppe Martignoni e Francesca Caruso (nella foto in alto all’evento della Gioeubia) saranno in maggioranza proprio con il partito che raccoglie la lunga tradizione politica innescata dal Movimento sociale.

La destra a Gallarate

La destra che rappresenta Gallarate. Due figure storiche. Una è Martignoni, presidente del consiglio gallaratese con i Fratelli e ora consigliere regionale all’apice di una lunghissima carriera politica sempre dalla stessa parte. L’altro è Ferrazzi, che è già stato sia assessore sia consigliere regionale in rappresentanza di An, poi nel Pdl e infine nella lista Maroni. Poi c’è Caruso, che entra nel mondo della politica con la nascita di Fratelli d’Italia: da sette anni fa parte della giunta di Andrea Cassani, al quale ha fatto anche da vice, oltre a essere vicecoordinatore provinciale del partito di Giorgia Meloni. Ha un altro primato: dei sette nuovi eletti della provincia di Varese è l’unica donna.

Ferrazzi torna al Pirellone

Ferrazzi ha strappato il ticket per un ritorno al Pirellone. «C’è grande soddisfazione per la rielezione», dice. «Non nascondo però che ci aspettavamo un maggior risultatoi». E ancora: «Noi abbiamo parlato delle esigenze del territorio e non a livello nazionale, a differenza di altri. E questo ci ha penalizzato». Sguardo in avanti: «Penserò al territorio e alla provincia di Varese. L’emergenza è la questione sanitaria, il mio impegno sarà massimo nella speranza che cittadini possano vedere il rispetto al diritto alla salute. In particolare in merito ai presidi di Busto Arsizio e Gallarate».

Martignoni e «la politica di chi sa fare»

Non ha dubbi Martignoni: «La mia Gallarate ha dimostrato grande affetto e amore per il sottoscritto. Mi sono sempre attivato per il bene della città, con impegno, dedizione e tenacia. E questi sono i risultati». Di più: «Le regionali sono un termometro per conoscere gli umori del cittadino nei confronti del candidato. E i numeri in politica la dimostrazione concreta di chi sa fare e chi no». Spazio ai ringraziamenti e si pensa al domani, spiega: «Verificherò i tempi per realizzare l’ospedale unico e mi concentrerò sulla mobilità, in un’ottica di maggior risparmio e meno inquinamento».

Caruso: «Giusto risultato»

Anche Caruso è «soddisfatta per il risultato, sia mio che del partito». Nonostante il forte assenteismo alle urne, «la dimostrazione è che abbiamo lavorato bene sul territorio». L’unica donna eletta in provincia di Varese, significa «grande responsabilità». Il risultato ottenuto a Gallarate, conclude, «è giusto: sono contenta non solo per i numeri ma per quello che si può fare per il territorio, che mi ha dato fiducia».

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