Mondiali Wbfc, Busto iridata con la Combat Soul: 4 cinture e 3 medaglie

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BUSTO ARSIZIO – Quattro titoli mondiali, una medaglia d’argento e due di bronzo. Una trasferta decisamente positiva per la Combat Soul Asd di Busto Arsizio che domenica 13 novembre al Palazzetto dello sport di Carugate ha partecipato al campionato mondiale Wbfc a contatto pieno. Erano presenti 86 club con oltre 300 atleti in rappresentanza di 23 nazioni. Il team di Salvatore Indica si è presentato con 7 allievi nelle discipline di Muay thai, K1 rules, kick boxing e boxe

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Cintura per Cagnoni

Davide Cagnoni, 35 anni, pluri campione nel K1 rules, in semifinale ha strappato il pass per la fase successiva battendo il francese William Janusz–Essari del club Akoa per ko tecnico al primo round. Una prova convincente confermata in finale contro lo svizzero Bartosz Klocek del club Per4mance gym and Combat club. Al terzo round lo ha mandato ko conquistando il titolo mondiale categoria 75 kg K1 rules

La ginocchiata di Ieci 

Di dieci anni più giovane è Valentin Ieci che porta a Busto Arsizio la cintura di campione mondiale categoria 67 kg K1 rules dopo aver vinto per ko tecnico all’inizio del secondo round sia in semifinale contro l’italiano Lucio Minaci dell’Asd Kung-fu club di Sassuolo sia in finale contro Daniele Lello del Lucci team etf. Ieci ha conquistato la vittoria con una spettacolare ginocchiata saltata che ha mandato a terra all’avversario. 

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La kick boxing con Condorelli 

Per i mondiali 2022 è tornato sul ring Antonino Condorelli, 31 anni, già campione iridato di pugilato. Questa volta si è cimentato nella kick boxing, disciplina a cui si è approcciato dopo anni che pratica sport da combattimento. E si è visto, perché nei due match ha dovuto mettere in campo tutta la sua esperienza, gestendo le energie e mantenendo la mente sempre lucida. In semifinale contro l’italiano Leonardo Crisostomo del club Banzai Solaro ha vinto per ko tecnico al terzo round, mentre in finale, al termine di uno scontro durissimo contro il tedesco Kurliev Magomed del Boxing squad, ha vinto ai punti il titolo categoria +95 kg. 

Le medaglie di Villarruvia e Pace 

Buona la prova anche per José Villarruvia, 30 anni. Nella semifinale K1 rules ha vinto per ko tecnico contro il rumeno Andrei Sugar del Fight club Alex Negrea nonostante l’avversario fosse più pesante di lui di ben 10 kg. Ha però pagato il dispendio di energie fisiche e mentali in finale, cedendo ai punti la cintura al francese Robin Darmon. Medaglia di bronzo invece per Fabio Pace, 36 anni, veterano della Combat Soul. Dopo 5 anni di assenza dal ring si è rimesso in gioco e contro Gabriele Pozzoli del Clan Voden Asd, molto più giovane e più alto di lui, ha dovuto cedere il pass per la finale. 

I fratelli Castellana  

A Carugate hanno fatto il loro debutto i giovanissimi fratelli Castellana che, seppur da poco fanno parte della famiglia della Combat soul, in breve tempo si son fatti apprezzare per il loro valore dal maestro Indica e dai compagni di allenamento. Il diciottenne Raoul Castellana ha disputato un bellissimo match di muay thai contro l’avversario australiano Mikael Dascanio Liverand  Stanislav del Dascanio team che aveva alle spalle più di 160 incontri. Nonostante ciò ha sfiorato la finale per soli due punti, aggiudicandosi la medaglia di bronzo. Manuel Castellana, che di anni ne ha solo 14, ha vinto il titolo mondiale categoria 49 kg di boxe per abbandono dell’avversario Mattia Bonini del Team Jakini. 

Fino alla fine  

«La maggior parte dei match disputati sono finiti prima del limite per ko tecnico e questa è una grande soddisfazione», è il commento del maestro Salvatore Indica. Con la trasferta di Carugate, la sua scuola ha conquistato finora 25 titoli tra nazionali, europei e mondiali, allargando il palmares e il prestigio di una palestra che in provincia di Varese è riuscita ad affermarsi nel panorama delle arti marziali. «Abbiamo ricevuto tantissimi complimenti dalle altre scuole, uno dei maestri mi ha fermato dicendomi la vostra scuola è stata una furia. Sono veramente fiero dei miei atleti che hanno dato tutti il massimo e hanno combattuto molto bene, usando la testa ancora prima del loro corpo. Come dico sempre ai miei ragazzi, si combatte sempre fino alla fine. Ringrazio Bruno Cenedese e Michela Lualdi che sono sempre al mio fianco nella preparazione dei ragazzi».

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