Busto, Gallarate, Somma, Saronno: nuovi direttori di distretto. La sanità sul territorio

BUSTO ARSIZIO – «Non siamo qui per cambiare i cartelli, ma la risposta ai bisogni, affinché sia più appropriata e più umana». In sintesi, nelle parole di uno dei nuovi nominati, sarà questo il ruolo dei direttori di distretto nella nuova “era” della sanità territoriale, che si fonda sulle case di comunità. ASST Valle Olona ha presentato stamattina, 22 dicembre, i quattro nuovi direttori, che prendono servizio rispettivamente a Gallarate (Claudio Iametti), Somma Lombardo (Vittoria Frontuto), Busto Arsizio-Castellanza (Antonella Scampini) e Saronno (Luca Maffei). «Opereranno nella sanità territoriale in stretta relazione con la realtà ospedaliera – definisce il loro compito il direttore generale Eugenio Porfido – un passo importante per ridurre le distanze tra il cittadino e le istituzioni sanitarie».

Cambio di paradigma

Il nuovo paradigma dell’integrazione ospedale-territorio: «Una parola che a me non piace perché è giusto che ogni dimensione preservi la propria identità – ammette il Dg Porfido – il territorio rimane il territorio e l’ospedale continua a fare l’ospedale. Da un lato più attenzione alla cronicità e tempi più lunghi di presa in carico, dall’altro concentrati sulle acuzie e sulla rapidità d’intervento. Quel che servono sono le sinergie». Lo spiega dal punto di vista pratico il direttore socio-sanitario Marino Dell’Acqua, che coordinerà il lavoro dei quattro direttori: «L’obiettivo che ci poniamo per il 2023, dopo che durante quest’anno ci siamo dedicati alle strutture con l’attivazione delle cinque case di comunità, è concretizzare questa nuova filosofia, riempiendo di contenuti questi luoghi di prossimità». Si partirà dalla «valutazione del bisogno, vale a dire individuare quelle persone che, sul territorio, hanno più bisogno di essere prese in carico». I risultati di questo cambio di paradigma si vedranno non nell’immediato, ma sono previsti «indicatori concreti per misurarli – rivela Porfido – come la riduzione degli accessi in pronto soccorso e dei ricoveri, e il miglioramento dei tempi di risposta specialistica». I quattro nuovi direttori scelti da ASST Valle Olona «hanno professionalità diverse – spiega Dell’Acqua – è un valore aggiunto, può portare a leggere il bisogno e il percorso di presa in carico in modo diverso. Sperimenteremo esperienze particolari nei vari distretti sulla base delle peculiarità di ciascuno».

Distretto di Busto-Castellanza

Scelta di continuità con il direttore Antonella Scampini (nella foto), medico igienista, già dal 2019 alla guida del distretto più popoloso dell’ASST Valle Olona. Dove, oltre alle due case di comunità di Busto Arsizio, diversificate per compiti (Hub in viale Stelvio e Spoke in piazza Plebiscito), nel 2023 sorgeranno strutture territoriali a Castellanza e a Fagnano Olona. «Sono a Busto dal ’99 – rivela Scampini – gioco “in casa” perché lavorando con le stesse persone ho un team che mi supporta e non è da poco. Credo moltissimo nella casa di comunità e nell’assistenza dei cronici al domicilio».

Distretto di Gallarate

Al distretto di Gallarate si insedia il nuovo direttore Claudio Iametti, medico tossicologo con un’esperienza ventennale nella medicina del lavoro, già figura di riferimento del suo predecessore Carmelo Di Fazio, in pensione dal 19 dicembre. «Raccolgo una pesante eredità – confessa – ma è una bella sfida». Nel distretto è stata attivata la casa di comunità di Cassano Magnago, mentre a Gallarate partiranno i lavori di ristrutturazione della casa di comunità “Hub” di corso Leonardo da Vinci. Come a Busto, anche qui verranno sdoppiate le “case”, una dedicata ai processi amministrativi (negli spazi dell’ufficio d’igiene e veterinaria) e l’altra a quelli sanitari e di presa in carico delle cronicità.

Distretto di Somma Lombardo

Al distretto di Somma Lombardo arriva Vittoria Frontuto, ostetrica, già impegnata in azienda nella gestione delle professioni sanitarie. «Ho lavorato sempre in ospedale e credo molto nello sviluppo del territorio e nel lavoro di squadra, con l’auspicio di coinvolgere gli stakeholder per dare risposte reali e concrete al cittadino, in sinergia con l’ospedale». Sarà lei a gestire i due ospedali di comunità, al “Bellini” (da gennaio 2023) e all’ex distretto di via Fuser (dedicato ai medici di medicina generale), per un totale di 40 posti letto. «Somma – aggiunge il direttore generale Porfido – diventerà il centro di riferimento per la cronicità e la riabilitazione non specialistica con il nuovo ospedale. Scelta non casuale per la presenza dell’ospedale di comunità».

Distretto di Saronno

Infine Saronno, dove si insedia il bresciano Luca Maffei (nella foto), infermiere con un passato agli Spedali Civili della città della Leonessa e al Fatebenefratelli di Milano. «Organizzazione, formazione, sviluppo dei processi – si presenta Maffei – la parola chiave è prossimità: avvicinare i servizi agli utenti, soprattutto i più fragili». A Saronno c’è una casa di comunità appena inaugurata ma anche alcune sperimentazioni innovative che potranno fare scuola per tutta l’azienda: la struttura territoriale di Caronno Pertusella, il gruppo dei medici di base di Cislago e l’unità mobile che girerà a giornata nei diversi Comuni del Saronnese.

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