Busto, il Covid non ferma l’opera: al teatro Sociale “La Serva Padrona”. Con la FFP2

BUSTO ARSIZIO – Dopo il grande successo de “La Traviata” dello scorso 12 dicembre, il teatro Sociale è pronto ad accogliere un altro grande momento musicale: domenica 16 gennaio alle 17 verrà messa in scena l’opera buffa “La Serva Padrona” a cura di Musikademia, con la regia di Fabio Buonocore. Nessuno stop per il Covid: in teatro ci sarà la capienza dimezzata e accesso con “Super Green Pass” e mascherina FFP2. «Una sfida e un dovere nei confronti della comunità che deve avere la possibilità di tornare alla “normalità”» afferma Davide Bontempo di Musikademia. Dalla giunta comunale è arrivato il patrocinio: «Un investimento sul futuro culturale della città da sostenere» rimarca la vicesindaco e assessore alla cultura Manuela Maffioli.

Sì al patrocinio del Comune

Nella seduta di oggi, 12 gennaio, della giunta comunale, è stato concesso il patrocinio all’opera buffa “La Serva Padrona” di Pergolesi, che andrà in scena domenica 16 gennaio alle 17 al teatro Sociale “Delia Cajelli”. Una produzione a cura dell’associazione culturale Musikademia, in collaborazione con Educarte, con il sostegno della Fondazione Comunitaria del Varesotto e degli sponsor Studio Vabri-Dottori Commercialisti, Istituto Clinico San Carlo e Fin-Cle Srl. Biglietti a 15 euro (5 euro il ridotto per gli under 18).

Maffioli: «Un investimento per la città»

«Il Teatro Sociale e, con lui, la città proseguono con convinzione la programmazione in campo operistico, nonostante le nuove limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria – commenta la vicesindaco e assessore alla Cultura Manuela Maffioli – un investimento che sta dimostrando di premiare gli sforzi e la visione ad essi sottesa rispetto a un nuovo futuro culturale per la città. Assecondare questo investimento significa, innanzitutto per i cittadini di Busto, unirsi all’impegno pubblico-privato in atto per il bene di tutta la comunità».

I protagonisti

L’opera vedrà la «vivace, curiosa e scherzosa regia» di Fabio Buonocore. Sul palco il baritono Davide Rocca, il soprano Nicoletta Turla e il mimo Mattia Giannaccari. Nella “buca” del teatro l’orchestra Alchimia diretta dal Maestro Davide Bontempo. È proprio quest’ultimo a sottolineare che «già Pergolesi nel ‘700 si trovò a fronteggiare una condizione simile alla nostra. Nel 1733 una pestilenza a Napoli lo costrinse a dover scrivere un’opera e degli intermezzi con il minimo di cantanti e di maestranze disponibili. Fu in base a quelle ristrettezze che gli balenò l’idea di un teatro giocoforza povero, semplice, rudimentale ed essenziale ma capace di donare più attenzione all’individuo, alla sua psicologia ed alle interazioni personali tra soggetto e soggetto, senza eccessive complicazioni nella narrazione. Nacque così “La Serva Padrona”, uno dei più importanti capolavori della storia della musica».

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