Busto, il sindaco di Fratelli d’Italia e il 30%: «Ora avanti uniti con Fontana in Regione»

busto antonelli fontana salvini

BUSTO ARSIZIO – Il 30% di Fratelli d’Italia fa esultare il sindaco Emanuele Antonelli. «Ma dobbiamo andare avanti insieme. Anche in Provincia e in Regione Lombardia con Attilio Fontana. Giusto ricandidarlo anche se la Lega ha perso voti». Niente rivendicazioni, dunque. E niente stravolgimenti, anche nella maggioranza di Busto.

L’intervista ad Antonelli

Un po’ di orgoglio, e di merito, Antonelli se lo vuole prendere. In fondo Busto è la grande città della provincia in cui Fratelli d’Italia ha ottenuto più voti: «Voglio pensare al traino dell’amministrazione di Busto, voglio sperare che una piccola mano l’abbiamo data anche noi». Sul futuro governo ribadisce quanto aveva già detto alla presentazione dei candidati di FdI: «Penso che Giorgia Meloni possa essere all’altezza. Perché è una persona che pensa prima di fare. Sarà molto più cauta di altri. Vedrete, sarà una bella sorpresa».

A Busto ancora insieme

«A Busto non deve cambiare niente – rivela Emanuele Antonelli – si lavora e si governa solo se c’è una coalizione. Lo dimostra la sinistra che è andata divisa. Non dobbiamo dimenticarlo. Anche in Provincia e Regione se non andiamo insieme non andiamo da nessuna parte». Sul suo futuro a Villa Recalcati non si sbilancia: «Decideremo insieme ai nostri alleati. Resteremo uniti? Se vogliamo cercare di vincere sì, se vogliamo perdere allora ognuno vada per sé».

«In Regione avanti con Fontana»

«Se il centrodestra rimane unito il risultato non cambia». E Antonelli lo ribadisce anche a proposito della prossima campagna elettorale, quella delle Regionali. «Giusto ricandidare Attilio Fontana anche se la Lega è diminuita – sostiene il sindaco di Busto – è una persona che stimo, ha lavorato in un momento tremendo e la Lombardia ne è uscita bene. E poi l’uscente va sempre ricandidato come hanno fatto con me, non vedo perché questa “legge non scritta” non debba essere rispettata. Mi auguro che sia lui il prossimo presidente della Regione».

Le reazioni della politica bustocca

orazio tallarida

Anche dalle segreterie dei partiti piovono reazioni. «Sono orgoglioso di aver guidato Forza Italia Busto Arsizio ad essere la sezione più votata tra le grandi città della provincia – sostiene Orazio Tallarida, commissario azzurro (nella foto), rivendicando l’8,3% incassato alle elezioni – nonostante la candidatura di un competitor come Gigi Farioli abbiamo replicato lo stesso risultato di un anno fa alle amministrative. Qualcuno ci dava per finiti, ma a Busto ci siamo ancora. E, come un anno fa, siamo stati decisivi per far vincere il centrodestra».

«Sono molto contento del risultato del Terzo Polo a Busto – sottolinea Davide Boniotti, co-coordinatore di Italia Viva (nella foto), per l’11,5% ottenuto alle urne – doppia cifra e quarta forza in città, segno che due anni di lavoro sul territorio di Italia Viva e Azione hanno funzionato. Abbiamo raddoppiato il risultato delle amministrative di un anno fa e abbiamo superato Forza Italia, che pure ha tenuto più di quanto pensassi. Non siamo più quelli del 2 o 3% come diceva qualcuno, ora con Azione si può costruire qualcosa di importante per il futuro».

alessandro albani busto lega

E Alessandro Albani, segretario della Lega (nella foto), ammette: «Il risultato a livello nazionale non ci soddisfa. Abbiamo pagato l’adesione a un governo eterogeneo come il governo Draghi. Una scelta fatta per grande senso di responsabilità, in un momento di emergenza. Sarebbe stato più semplice rimanere all’opposizione. Ora però finalmente ci sarà un governo votato dal popolo, con una maggioranza politica».

Il Partito Democratico di Busto, per voce del segretario Paolo Pedotti, rivendica il ritorno ad essere la seconda lista più votata in città: «Il risultato elettorale consegna al centrosinistra il ruolo di principale opposizione al nascente governo guidato dalla destra di Giorgia Meloni. Si tratta di un esito che non può vederci soddisfatti e che deve portare il PD a fare autocritica e a riflettere su ciò che ha sbagliato. Un congresso vero rappresenta la migliore occasione per ripartire a lavorare a contatto con le tante persone che questo giro hanno scelto di non votare PD. L’obiettivo dev’essere quello di ridare fiducia al popolo del centrosinistra e di rifondare il partito su nuove basi». Con il 16% il Pd risale dall’11% delle amministrative di un anno fa: «Una tendenza positiva, di crescita. Si tratta del maggiore incremento tra le grandi città del Varesotto e, considerata anche l’assenza nelle liste di una candidatura bustocca, ci consegna un buon margine per affrontare le prossime sfide».

busto arsizio elezioni emanuele antonelli – MALPENSA24