BUSTO ARSIZIO – «Avevo delle aspettative migliori, ma per essere l’unica novità sulla scena politica siamo dati al 7-8%, quasi raggiungendo la Lega e forse superando Forza Italia. Ma non c’è da esultare». Non è deluso, ma realista, Gigi Farioli, candidato per il Terzo Polo di Azione e Italia Viva nel collegio uninominale di Busto Arsizio della Camera, che nella nottata elettorale commenta i dati delle prime proiezioni sul voto nazionale.
L’intervista
L’obiettivo dichiarato del 10% è lontano, ma il risultato non può essere considerato un fallimento: «Questo è l’inizio di un percorso per resettare un’offerta politica che manca di un ancoraggio centrale, liberale, riformista, europeo – sottolinea l’ex sindaco di Busto – circostanza confermata da una vittoria della destra, di cui il centro diventa una pertinenza». Riferimento agli ex compagni di avventura di Forza Italia, ridotti a «mendicare qualche posizione di potere». Ma la preoccupazione di Gigi Farioli, che da tempo invoca continuità per l’Agenda Draghi, è per il nuovo governo a guida Fratelli d’Italia: «I tre primi telegrammi di congratulazioni sono arrivati da Orban, dalla Polonia e da Vox, alleati che non fanno bene al sistema Italia e alla sua industria».