Busto, illuminazione pubblica: “bocciati” i ricorsi di Citelum e A2A. Via ai lavori

villacortese illuminazione pubblica lavori

BUSTO ARSIZIO – Il Tar “spegne” i ricorsi e accende la luce. E stata depositata questa mattina, giovedì 7 gennaio, la sentenza inerente i due ricorsi pendenti al Tribunale amministrativo regionale  avanzati da Citelum (il primo) e da A2A (il secondo). Risultato:

il ricorso principale di Citelum S.r.l. – si legge al termine della lunga sentenza depositata – siccome destituito di fondamento, debba essere respinto e il ricorso incidentale di A2A S.r.l., siccome tardivo, debba essere dichiarato irricevibile. In considerazione della reciproca soccombenza, le spese del giudizio vengono integralmente compensate tra le parti.

Ora si parte davvero?

La sentenza del Tar dovrebbe aver sgomberato il campo da ogni dubbio e ostacolo. E messo in fila la cronologia di un project financing che, con il doppio ricorso, si era piuttosto complicato. Ricapitolando: A2A, capofila di un’Aggregazione temporanea di imprese (Ati) ha presenta il progetto nel suo complesso e su quello è stata bandita la gara d’appalto. All’apertura delle buste però sono i francesi di Citelum a risultare vincitori con un’offerta più bassa a parità di lavori da corrispondere. A quel punto le regole del project prevedono che la ditta che ha fatto il progetto e la prima offerta possa far valere il diritto di prelazione sui lavori, ma al medesimo importo di chi ha vinto la gara. Ed è quanto fa A2A, che manifesta l’intenzione di farsi carico del rifacimento dell’illuminazione di Busto sulla base non dell’offerta originaria, bensì di quella depositata dei francesi che è un pezzo più bassa.

E come capita spesso, chiusa la partita amministrativa dell’assegnazione lavori si apre quella dei tribunali. I primi a ricorrere al Tar sono i francesi. I quali adducono tutta una serie di inadempienze di A2A. Dettagli tecnici, per parte di Citelum, mancanti e che quindi avrebbero dovuto comportare l’esclusione di A2A dalla partita. Un colpo, poiché i francesi oltre al ricorso hanno chiesto anche la sospensiva dei lavori (non concessa).

A2A incassa il colpo e risponde con un controricorso sulla base di una serie di (presunti) errori nei procedimenti e nel quale chiedeva l’annullamento dell’aggiudicazione originariamente disposta in favore di Citelum.

Un doppio intoppo che di fatto ha bloccato tutta la partita illuminazione in una città dove i lampioni spenti sono un pesante problema diffuso in ogni zona Busto. Sono dovuti passare altri sei mesi per avere ora la sentenza che di fatto è un colpo di spugna sulle cause incrociate, ma anche su tutto ciò che ha bloccato fina a ora i lavori. Che ora possono davvero iniziare. Salvo eventuale ricorso al Consiglio di Stato.

LEGGI ANCHE:

Busto, illuminazione pubblica: niente sospensiva del Tar, A2A riprende i lavori

busto illuminazione pubblica tar citelum a2a – MALPENSA24