Busto-Legnano: «Nessun albero tagliato per il teleriscaldamento verso Neutalia»

BUSTO ARSIZIO – «Nessun albero del Parco Altomilanese verrà sacrificato per gli scavi delle tubazioni del teleriscaldamento verso il termovalorizzatore di Borsano». A rivelarlo, in commissione territorio, è Roberto Ghidotti, consigliere delegato alle partecipate, in risposta alle domande delle opposizioni a proposito del tracciato dei collegamenti tra Neutalia e le reti di teleriscaldamento di Busto Arsizio e Legnano. «I lavori – annuncia l’esponente della maggioranza – partiranno già questa estate, tra luglio e agosto 2023, per la prima dorsale che passerà in zona industriale a Sacconago».

Il progetto sostenuto dal PNRR

Il progetto, finanziato per 15 milioni nell’ambito di un bando PNRR, prevede di collegare l’inceneritore Neutalia di Borsano con le due reti di teleriscaldamento esistenti. «Non possiamo perdere l’opportunità di un finanziamento che, per la parte di Busto, vale quasi il 100% dell’investimento – sottolinea Roberto Ghidotti – a maggior ragione con in corso la gara per la vendita del 70% di Agesp Energia, che privilegerà proprio chi vorrà sviluppare in modo più ampio il teleriscaldamento».

Lato Legnano

A Legnano la nuova dorsale dovrà arrivare in via Menotti. «Dato che era impossibile passare sotto via Novara, per la presenza di altre apparecchiature nel sottosuolo, il progetto iniziale passava per le strade bianche del Parco Altomilanese prevedendo l’abbattimento di 700 alberi, non di pregio (robinie), ma il Parco si è opposto, così AMGA ha studiato un percorso alternativo che costa di più e passa anche in campi privati, ma che non toccherà gli alberi». Insomma, le robinie sono salve.

Lato Busto

A Busto Arsizio invece le tubazioni non passeranno per le aree del Parco Altomilanese, ma attraverso la zona industriale e praticamente solo sotto suolo pubblico fino alla rete di Agesp Energia: anche qui, dunque, senza comportare l’abbattimento di alberi. I lavori, che per rispettare le scadenze del PNRR vanno «completati entro dicembre 2024» prenderanno il via «già tra luglio e agosto 2023, quando le aziende sono chiuse, con il primo lotto verso la zona industriale». Resta da valutare lo sviluppo della dorsale, dato che sul tavolo ci sono tre opzioni per “scavalcare” la ferrovia: «All’angolo tra Magenta e Marco Polo, tra viale Piemonte e viale Cadorna oppure in via Canale» rivela Ghidotti.

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