Il teleriscaldamento di Busto allacciato a Neutalia: «Ora Agesp Energia vale di più»

BUSTO ARSIZIO – «Con l’allacciamento della rete di teleriscaldamento al termovalorizzatore Neutalia sviluppiamo un progetto di vera economia circolare, attento all’ambiente e alla salute, e valorizziamo Agesp Energia in ottica di una crescita futura con un partner industriale forte». L’amministratore unico di Agesp Spa Francesco Iadonisi sintetizza così gli effetti che potranno produrre i 10 milioni e 240mila euro di fondi PNRR (sui 15,6 milioni assegnati) che “atterreranno” su Busto nell’ambito del progetto di collegamento dell’impianto di Borsano alle due reti di teleriscaldamento di Agesp e Amga.

Il calore dell’inceneritore

Se ne parla fin dagli albori della rete di teleriscaldamento cittadina (accesa il 10 ottobre del 2010), ma ora ci sono i soldi del PNRR – 15,6 milioni di euro a fondo perduto che copriranno il 90% delle risorse necessarie – si potrà finalmente mettere in pratica l’idea di utilizzare il calore prodotto dalla combustione dei rifiuti dell’inceneritore ex Accam di Borsano per alimentare la rete di Agesp Energia al posto della centrale di cogenerazione di via Marco Polo, che oggi è alla saturazione ma che resterà a disposizione come “backup”. Per farlo servirà posare un maxi-tubo sotterraneo da 6,7 km: lo studio del tracciato più funzionale, e del punto di allaccio alla rete, partirà già da gennaio. L’opera sarà pronta per il 2026. La rete di Busto tocca oggi 165 utenze, principalmente edifici pubblici e condomini.

L’attenzione all’ambiente

busto agesp direttore carraro

Il teleriscaldamento passerà così «da una fonte fossile, il gas, a una fonte alternativa, migliorativa e più efficiente», fa notare Iadonisi. «È una forma di attenzione all’ambiente». Ma se la riduzione dell’impronta carbonica non è ancora quantificabile, è certo che «i certificati grigi verranno abbattuti, utilizzando il calore di Neutalia – fa notare l’amministratore unico di Agesp Energia Giuseppina Basalari – un altro passo importante dopo aver contribuito, con il teleriscaldamento, ad eliminare molte vecchie caldaie a gasolio». Su questo tasto batte anche il direttore generale del Gruppo Agesp Gianfranco Carraro (nella foto), tornando a vent’anni fa, quando si iniziò a pianificare lo sviluppo della rete: «Busto è in una delle aree più inquinate d’Europa, e il teleriscaldamento è stato il nostro contributo ad affrontare il problema. Con questa operazione le ricadute ambientali saranno ancora maggiori». Anche per questo Carraro parla di «un successo a 360 gradi».

La valorizzazione di Agesp Energia

Sul versante più industriale, Iadonisi (nella foto) parla di «passaggio epocale per gli sviluppi prossimi di Neutalia» e spera che «questo risultato sia di buon auspicio per un’inversione di tendenza degli eventi che, non lo neghiamo, ci hanno messo in difficoltà». Il riferimento è alle conseguenze della crisi energetica, che hanno portato la società a pianificare la vendita del 70% delle quote di Agesp Energia alla ricerca di un partner industriale forte. «Ora il valore di Agesp Energia aumenterà» sottolinea Roberto Ghidotti, consigliere delegato alle partecipate del Comune di Busto Arsizio. «L’allacciamento è il primo passo per lo sviluppo dell’economia circolare nel vero senso della parola. Riusciamo veramente a chiudere il cerchio e a determinare economie di scala che daranno a Neutalia opportunità di miglioramento».

Il progetto

Per poter veicolare l’energia termica cogenerata dall’impianto di termovalorizzazione, circa 25-30 GWh all’anno, all’impianto di Busto Arsizio sono previsti i seguenti interventi:

  • modifica degli impianti della centrale di cogenerazione esistente (via Marco Polo);
  • estensione della rete di teleriscaldamento esistente mediante realizzazione di nuova dorsale DN 300, per uno sviluppo di circa 6,70 km, finalizzato a raggiungere il termovalorizzatore;
  • realizzazione di un nuovo sistema di accumulo di circa 2.000 metri cubi lungo il tracciato della rete di teleriscaldamento in progetto, atto a migliorare ulteriormente il funzionamento e la gestione dell’impianto di produzione termica. Sarà «una struttura di stoccaggio, più o meno a metà strada tra il termovalorizzatore e la rete» precisa Carraro.

Gli sviluppi futuri

In attesa del progetto esecutivo, si sa che «il calore di Neutalia sarà sufficiente per entrambe le reti di teleriscaldamento, di Busto e Legnano», come sottolinea l’ingegnere Maria Larotonda, che sta seguendo il progetto per Agesp. E che nel bando di vendita delle quote di Agesp Energia verrà previsto «l’obbligo di acquistare il calore da Neutalia», come fa sapere Roberto Ghidotti (nella foto). L’amministratore unico Francesco Iadonisi chiarisce infine che «Agesp Spa non ha nessuna intenzione di conferire la rete di teleriscaldamento a Neutalia», smentendo alcune voci circolate nei mesi scorsi. L’obiettivo è invece quello di trovare un partner industriale che sia in grado, a partire dall’opportunità messa in campo da questo progetto, di potenziare e ampliare la rete, in primis lungo il tracciato del futuro collegamento.

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